domenica 20 novembre 2016

Peter Pan...demic

                  I Peter Pan contemporanei mostrano una peculiare forma di socialità, contraddistinta da legami definiti “liquidi”, non connessi a situazioni geografiche specifiche né a situazioni esistenziali impegnative, ma fortemente connotati dall’essere presenti tra i propri simili (…) sulla base di una comunanza di interessi anche solo istantanea, situazionata e non intenzionalizzata. Anzi gran parte della loro condotta non sembra rispondere ai canoni tradizionali dell’intenzionalità e della progettualità di medio-lungo termine. 
     Questa caratteristica li rende particolarmente adatti alle condizioni di vita della società contemporanea (…). Libertà di scelta illimitata ma fittizia e possibilità immediata – altrettanto fittizia – di risposta a bisogni e impulsi: è stata costruita per loro nel tempo una cornice culturale e valoriale che rende fragile e ambigua la loro identità, inducendoli a concentrarsi sull’adesso e sul disimpegno, favorendo in loro il radicarsi di una prospettiva di impotenza e di rassegnazione al dato di fatto. La conseguente deresponsabilizzazione potrebbe rappresentare perciò una via di fuga dai sentimenti devastanti di insignificanza e inefficacia. Allo stesso bisogno corrisponderebbe il crescente spostamento nell’area virtuale delle relazioni interpersonali, che però può apparire, nello stesso tempo, come un allargamento di scala di inusitata dimensione, per la fame di relazioni che sembra contraddistinguere questa popolazione.
        L’idiosincrasia dei Peter Pan contemporanei per i confini e l’insofferenza per i limiti (…) potrebbe allontanarli da pregiudizi e inutili conservatorismi, anche se a volte ciò comporta il rischio di subire ferite psichiche profonde e facilita la coltivazione di illusioni (…) L’incremento degli adultescenti è diventato così vasto e ampio da essere definito Peter Pandemic, in omaggio all’isolato eroe degli inizi del secolo scorso, il loro illustre capostipite, famoso ricercatore di isole inesistenti 

(Dalla prefazione di Rosella De Leonibus, al testo La vera storia di Peter Pan - Cittadella Editrice, Assisi, 2016, €9,50 - a cura di Giovanni Salonia. Qui la parte iniziale della prefazione.)


2 commenti:

  1. Fantastica Maria, Peter pandemic è la giusta tassonomia.
    Quando perdi lavoro e famiglia e ti devi rapportare a nuove realtà fisiche, tocchi con mano quella che prima era "letteratura" e subisci tra le altre anche questa piaga. Il difficile e farsene una ragione, sembra virale...

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  2. Acuta osservazione Santa, Peter pandemic poi...
    Nonostante i normali problemi quotidiani di tutti, io mi sento molto molto fortunata ma dato che ho tanto qualche pianeta mi rema contro ad esempio Saturno, Saturno è un gran dispettoso e mi fa disperare con la salute così sono sempre stanca e poco operativa...
    insomma non si può avere tutto, così lo spirito del mio amico Peter Pan mi aiuta e come per miracolo volo volo nell'immenso mare cielo blu!!!
    Cosmoabbracci a tutti e a te cara super Maruzza !!!

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