sabato 29 gennaio 2022

Postamat, una lezione sulla dittatura

V. Kandinskij: Composizione VIII
     Le file al Postamat sono più lunghe e variopinte di quelle al Bancomat. In una di queste, nostra signora ha assistito a un concione appassionato sul concetto di dittatura sanitaria, di seguito fedelmente riportato, per dovere di cronaca cittadina.
     Un signore – 50/60 anni? – con occhiali, di media statura, a un certo punto, rivolgendosi alla decina di persone pazientemente in fila, declama: “U vuliti capiri o no ca chissa è una dittatura? E’ dittatura, dittatura sanitaria! ‘Un pozzu iri ‘ me banca senza ‘u vaccinu. Ma iddi u fannu per controllarci tutti, picchì cu u vaccinu ci mettunu u microchip, accussì sannu tutto di tutti.” “Sì, sì – gli fa eco un altro astante – ‘u guverno sapi tutto di nuatri. Ora sannu ca io sugnu qua e ‘un travagghiu”. “Si – incalza il primo – accussì sanno tutto. E poi Draghi ci fa vaccinari tutti picchi sua figlia è farmacista e ‘ava guadagnari… -

Maria D’Asaro

2 commenti:

  1. Si potrebbe sorridere, se questa posizione non fosse condivisa da altre persone, sempre troppe... Un caro saluto.

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    1. @Rossana: coltivo un'utopia, quella di ascoltare le persone no-vax per tentare di capire meglio qual è il filo logico che seguono. Per poi tentare di discuterne pacatamente insieme. Una delle tragedie di oggi è che non ci sono luoghi fisici (e virtuali) di ascolto e scambio autentici. Ricambio caro saluto.

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