lunedì 15 luglio 2024

Sentieri creativi

       "(…) Sono i rapporti di potere e non i rapporti di senso quelli che reggono la storia, così pare. Non c’è via d’uscita? Dobbiamo ammettere che non c’è altro modo per risolvere questi continui accomodamenti tra poteri insaziabili se non la guerra? Dobbiamo alla fin fine ammettere che il fondamento del cosmo è polemos, il conflitto inteso come trasgressione dei limiti, e che il fondamento dell’essere è (…) la bellicosità, l’inumanità, vale dire ciò che è impossibile tollerare, spiegare, ricondurre a una misura, a dei limiti; in parole povere, uccidere e morire? (…)
     Forse per bandire le guerre è necessario educarci ad accogliere dentro di noi la mortalità che è insita in ogni essere vivente, accogliere la morte come meta finale della vita, e non continuare ad estrometterla. Si tratterebbe di un rovesciamento radicale, che implicherebbe non la tensione cieca verso il baratro dell’abisso in cui scivoliamo di continuo e sprofondiamo, ma l’ascesa verso uno spiraglio luminoso, verso la nascita, verso il dono della vita da parte di chi ci ha messo al mondo. 
    La condizione umana sarebbe così rischiarata dalla gioia di esserci, in questo mondo, e tutta la condizione del vivere risplenderebbe nella sua vulnerabilità. E la gioia della scoperta di essere vivi, di giorno in giorno rinnovata, schiuderebbe i sentieri della bellezza che sono in noi e scatenerebbe il desiderio di tutelarli e di salvaguardarli e di credere che la vita umana non è puro e semplice desiderio su ciò che è l’altro e di schiacciarlo. 
      Alla furia del coinvolgimento bellicoso potremmo forse, con pazienza e lentezza, e in direzione contraria all’iperattività dei nostri tempi, sostituire un’altra forma di furore, l’estro creativo, perché creare è una forma di maternità.
    In quest’atmosfera guerraiola vorrei gridare assieme a Anna Maria Ortese: 
Lasciate che gli uomini tutti creino qualcosa con le loro mani, o la loro testa, in tutte le età, e soprattutto nella primissima; che imparino le misteriose leggi della struttura e della composizione estetica – prima di ogni altra legge, se avete a cuore libertà e società su questa meteora rapidissima che è il vivere. (…) Introducete l’Estetica e le sue leggi nell’ottuso e prigioniero vivere umano. Avrete introdotto libertà – sospensione del dolore – eleganza, dolcezza.” 

Maria Concetta Sala Basta con le guerre!  
In Corpi e parole di donne per la Pace, a cura di Mariella Pasinati, Navarra ed., PA, 2024, pp.15,16

4 commenti:

  1. Buongiorno Maria. Come non plaudire questa signora Sala che scrive argomentando con saggezza e passione?
    C'è una parola che da anni pare colpire le nostre menti ammansendole: "necessaria". Ogni cosa che dovrebbe indignarci e farci fremere di paura e sdegno, se viene dipinta come necessaria ecco che trova porte spalancate. Tremendo!
    Ciao.

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    1. @Sari: grazie del tuo commento così accorato. Buona giornata e buon tutto.

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  2. Concordo con la signora Sala.Buon pomeriggio.

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    1. @Olga: grazie dell'apprezzamento. Buona giornata e buon tutto.

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