sabato 13 luglio 2024

La libertà, secondo Natalia Ginzburg...


Festival Filosofia Gibilrossa, 12.7.24: pittura collettiva
           (…) "Forse, in verità, non abbiamo mai smesso un solo istante di chiederci, consapevolmente o inconsapevolmente, cosa sia la libertà. Essendo la libertà per un numero sterminato di persone libertà dalla servitù della miseria, avanzare altre diverse richieste di libertà sembra un arbitrio. Sembra infatti assai difficile stabilire quali delle umane richieste di libertà siano arbitrarie e quali sacrosanti e legittime. 
     Certo è che alcune richieste di libertà sono totalmente arbitrarie, essendo semplicemente la richiesta di conservare intatte private e personali condizioni di denaro o di fortuna a dispregio degli altri, ma esse usano nascondersi e coprirsi dietro richieste di libertà legittime e sacrosante e questo addensa sopra la parola ‘libertà’ il buio e la confusione.
     Per me e per un gruppo di persone identiche a me, ‘libertà’ vuol dire scrivere tutto quello che ci passa per la testa. Non è che questo appaghi la nostra sete di libertà universale. Questo però appaga un nostro individuale desiderio. Pensiamo che la libertà di scrivere e di pensare dia un diritto legittimo, uno dei legittimi e sacrosanti diritti umani. È però un diritto sostenuto da innumerevoli privilegi. Noi in qualche momento ci chiediamo se questo nostro diritto non sia un arbitrio. Ogni parola ci sembra oggi così vacillante e oscillante che non siamo più sicuri di nulla. Ogni bene che possediamo, noi ci chiediamo se non si tratti di un furto. Non siamo affatto sicuri che le nostre espressioni di libertà non rubino qualcosa agli altri.
     Forse sarebbe giusto e necessario che ognuno pensasse non alla sua libertà, ma a quella degli altri. Se ognuno pensasse a quella degli altri invece che alla sua propria, se fosse disposto a proteggere quella degli altri in luogo della sua, saremmo allora più vicini a una giusta divisione di beni, di privilegi e di libertà fra gli uomini."

Natalia Ginzburg Vita immaginaria (a cura di Domenico Scarpa) Einaudi, Torino, 2021, p.116

2 commenti:

  1. " Forse sarebbe giusto e necessario che ognuno pensasse non alla sua libertà, ma a quella degli altri. Se ognuno pensasse a quella degli altri invece che alla sua propria, se fosse disposto a proteggere quella degli altri in luogo della sua, saremmo allora più vicini a una giusta divisione di beni, di privilegi e di libertà fra gli uomini." La migliore concezione e definizione di libertà che si possa immaginare secondo me.

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  2. @Daniele: sempre magnifica Natalia, anche quando si occupa di politica e società...grazie, Daniele.

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