J.Sorolla: Donne che ballano il flamenco al Cafè Novedades di Siviglia - 1919 |
"Il compito fondamentale della grande madre non è che questo: vivere la vita nella sua pienezza. Non a metà. Non a tre quarti. Non un giorno da pecora e il giorno dopo da leone. Ma piena vita, ogni giorno. Non secondo la pienezza di un altro. Ma secondo la pienezza determinata dal proprio destino e dalla spontanea volontà che dona la vita e non la affievolisce. (…)
Una delle mie grandi madri, Viktoria, aveva un cagnolino con la mascella inferiore sporgente che lo faceva sembrare un terribile Cerbero in miniatura ma, in realtà, era dolcissimo. Mia nonna aveva anche un gattino nero che saltava sui rosari appesi alle maniglie delle porte di tutta la casa… «per quando ho molta fretta di pregare per qualcuno». Parlava al cane e al gatto come fossero persone… «Le creature hanno un’anima, sai» mi ripeteva.
Quando tutto a un tratto il cane scattava sulle zampe per fiutare una nuova scia nell’aria, pure il gatto prendeva improvvisamente a scorrazzare per la stanza. Allo stesso modo, quando il gatto saltava dall’alto della vecchia radio di celluloide sullo schienale della sedia di mia nonna orlato di centrini, avanti e indietro, il cane lo osservava e si metteva a saltare come un pazzo anche lui, tutto allegro. In quelle occasioni mia nonna diceva che non potevamo non partecipare alla danza. Mi afferrava le manine e compievamo piccoli balzi e saltelli a tempo, secondo il ritmo scandito dalla danza felino-canina.
E lei ripeteva: «Quando una vive pienamente, così fanno anche gli altri». E tutti gli animali, noi compresi, tornavamo selvaggi, per pochi semplici attimi. Lei voleva dire che quando una persona decide di vivere la vita il più pienamente possibile, anche i molti altri che le sono accanto «prenderanno fuoco». Nonostante le barriere, le restrizioni e persino le sofferenze, se una persona le supera e vive davvero, anche gli altri vivranno più pienamente, compresi i bambini, i compagni, gli amici, i colleghi, gli estranei, le creature e i fiori. «Quando una vive pienamente, così fanno anche gli altri».
È questo l’imperativo principale della donna saggia: vivere in modo tale da ispirare anche gli altri.
Clarissa Pinkola Estés La danza delle grandi madri Frassinelli pp. XIII, XIV, XV
Vero!
RispondiElimina@Cavaliere: grazie della visita e del commento.
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