Egregio dottor Levi,
solo di fronte al mare, nella luce dorata dell'agosto siciliano, sono riuscita a ripercorrere la sua via crucis e a leggere molti suoi scritti.
Tra una pagina e l'altra, mi sono spesso fermata, perchè mi mancava il respiro... L'azzurro del mare: mi aiutava a continuare il viaggio doloroso, come se l'acqua lenisse un poco l'angoscia di condividere quello che le era accaduto ad Auschwitz, nella baracca n.45...
testo pubblicato nel giugno 2023 in:
Maria D'Asaro, Una sedia nell'aldilà, Diogene Multimedia, Bologna, 2023
https://www.lafeltrinelli.it/sedia-nell-aldila-libro-maria-d-asaro/e/9788893632492
https://www.mondadoristore.it/Una-sedia-nell-aldila-Maria-D-Asaro/eai978889363249/
https://www.libreriauniversitaria.it/sedia-aldila-asaro-maria-diogene/libro/9788893632492
https://www.ibs.it/sedia-nell-aldila-libro-maria-d-asaro/e/9788893632492
Cara Maria, comincio con ritardo perdonabile (perdonabile da me e, sono sicuro, anche da te: sono assediato da scadenze previste e anche impreviste) a meditare le tue lettere. Questa è la prima e mi pare davvero splendida: soprattutto, soggettivamente, per i passaggi sulla inseparabilità con un taglio netto di ingiustizia e ingiustizia. Il confine passa davvero per il cuore di ciascuno di noi.
RispondiEliminaAlla prossina,
A.
Sai, mi piace pensare che, ovunque Egli sia, possa leggere questa tua lettera. Sono certo che l'amore che da essa esonda lo consolerebbe per quanto patito e gli farebbe sentire che il suo messaggio non è andato perduto.
RispondiEliminaMi piacerebbe, anche e soprattutto, che le generazioni attuali e quelle a venire ne facessero tesoro.
Con amarezza prendo atto che purtroppo i presupposti per un ritorno a tempi bui ci sono tutti.
Ci siamo adagiati in quell'avere un tetto, un pasto caldo, le amicizie, tutto quanto sia possibile avere, e non ci rendiamo conto che quello che stiamo vivendo è un'altra forma di razzismo, persino più subdola: il razzismo economico.
Appena qualcuno decidesse di chiudere i rubinetti dei carburanti, quando ci accorgeremo di avere tanta tecnologia ma non campi coltivati, quando qualcuno metterà al bando i libri degli avversari politici (già fatto, vedi Venezia), quando la dignità di chi dovrebbe servire il Paese viene buttata ridendo nella spazzatura... ecco sono tutti passi verso il nuovo caos.
E allora i lupi mangeranno i lupi, gli agnelli saranno stati già sbranati: sessant'anni non sono poi così difficili da cancellare, basta portare indietro le lancette del tempo.
@Grazie, gattonero: per il tuo affettuoso apprezzamento, per le tue analisi, purtroppo abbastanza realistiche.
RispondiEliminaChe dire...che ognuno faccia quello che può e quello che sa, per contrastare l'avanzata di nuove barbarie.