martedì 19 marzo 2013

Un raggio di sole non ci salverà


    Qualche mese fa, dopo uno stupro subito da una ventiquattrenne di Bergamo, il dott. Francesco Dettori, procuratore della città, ha rilasciato queste dichiarazioni: “Le donne sono l'anello debole di una società in cui è parzialmente ancora inculcata l'assurda mentalità della femmina come oggetto del possesso. Lo dico con tutto il rammarico, ma sarebbe bene che di sera non uscissero da sole. (...) Non voglio colpevolizzare la giovane che ha subìto violenza (…), ma a volte bisogna ragionare in termini realistici». .

Carmela Petrucci



Carmela Petrucci aveva solo 17 anni quando è stata uccisa a Palermo, in pieno giorno, perché ha voluto difendere la sorella Lucia dall’aggressività dell’ex fidanzato
La sicurezza delle donne, egregio procuratore, non dipende dagli orari.
E neppure dall’abbigliamento, seppure esorto le mie alunne alla sobrietà nel vestire. La sicurezza delle donne dipende dalla qualità dello sguardo maschile che le attraversa. A prescindere da quanta luce c’è fuori, in quel momento. 
                                                                                             Maria D’Asaro  (“Centonove”, 15.03.2013)

10 commenti:

  1. Quel che affermi è condivisibile, e inaccettabile che chi dovrebbe tutelare la nostra sicurezza lanci messaggi di quel genere.
    Però ci sono orari e zone che statisticamente sono più pericolosi perché il deserto che regna per le strade sembra incoraggiare i malintenzionati. Quindi uscire per lo meno in gruppo di sera potendo non sarebbe male.

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  2. Anche se, come dice Curlydevil, di notte e in alcune zone il rischio sale, concordo con te: troppe violenze avvengono alla luce del giorno. Il problema non è a che ora esci, ma chi hai intorno.

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  3. Condivido tutte voi... questi violenze mi rattristano molto. Spero tanto che ci sia una giustizia Divina, auguro a chi procura tanto dolore di vivere con il rimorso per tutta la vita. Riporterò una poesia su un pezzo di stoffa per poi appenderla nella mia quercia, le parole voleranno alte e se ci sono gli angeli custodi dovranno confortare chi subisce tanta violenza.

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  4. Cara Maruzza, ieri era era festa del papà. Faccio gli auguri a tutti i padri di buona volontà, maestri di vita per noi figli... la poesia e preghiera che appenderò nel mio albero sarà quella del padre nostro!!! Baci

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  5. Lo sguardo maschile... non è solo istinto, quando penso che il passaggio dal bisogno al desiderio dovrebbe avvenire naturalmente dentro il persorso di vita. Se il bisogno vuole risposte immediate, il desiderio può essere controllato e ben indirizzato. Purtroppo molti sono gli ostacoli personali e ancor più, credo, culturali che si frappongono lungo il cammino di crescita. Alla responsabilità personale un aiuto serio dovrebbe venire da chi ha responsabilità ai vari livelli, tanto più se la funzione ricoperta è frutto della fiducia della gente. Ciò sarà possibile ammettendo semplicemente che educare al rispetto della vita significa non assecondare oltre l'idea che tutto è possibile, secondo la perversa logica di un potere che si riveste sempre più di violenza in ogni campo.

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  6. Condivido il tuo pensiero Mari da solcare. Non è possibile che certi atti vengano giustificati in questa maniera.
    Per ciò che penso io il problema di questa società è la mente umana. Troppe persone soffrono di disturbi e manco ne sono consapevoli, e purtroppo spesso a farne le spese sono le brave persone.

    http://blogpercomunicare.blogspot.it/

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  7. «Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l'amore, mentre la violenza e l'odio si diffondono alla luce del sole» John Lennon

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  8. La premessa di Dettori mi sembrava buona, ma poi la sua dichiarazione sfocia nella colpevolizzazione della donna. E' un messaggio che non deve mai, mai essere trasmesso, neppure con le intenzioni migliori.

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  9. @curlydevil, Veronica, Pippi, bluoso, dm,DOC, MAGU, Vele: grazie per l'attenta analisi e la "cura" per questo tema così delicato e cruciale per la convivenza umana. Un abbraccio a tutte/i.

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