domenica 26 luglio 2015

Su Kepler 452-b non sarebbe successo ...

Forse su Kepler 452-b non sarebbe successo.
     Che un ragazzo di 17 anni venisse ucciso da suoi due coetanei perché colpevole di riservare delle attenzioni  a una ragazzina, considerata di proprietà di uno dei due.
Il pianeta Kepler 452-b è più grande della Terra del 60% e orbita intorno alla sua stella a una distanza paragonabile a quella che separa la Terra dal Sole. La stella, che si trova  nella costellazione del Cigno, è leggermente più brillante del Sole, il che fa del nuovo esopianeta un miglior candidato a "gemello" della Terra rispetto agli ultimi individuati, che orbitano intorno a stelle meno brillanti.
Kepler 452-b  è cinque volte più massiccio della Terra e orbita intorno alla sua stella ogni 385 giorni (un numero che ricorda in modo suggestivo la durata di un anno terrestre). La sua stella è circa 1,5 miliardi di anni più vecchia del Sole, Kepler 452-b  ha più o meno la stessa età: potrebbe offrire quindi uno scorcio sul futuro destino della Terra.
Intanto ancora, nel nostro pianetino:
Il ragazzo Ismaele, con il suo bellissimo nome e i suoi diciassette anni, è la miliardesima vittima (almeno) della interminabile preistoria delle relazioni sessuali- sentimentali che vede nella femmina un oggetto di proprietà, nei maschi coloro che se la contendono con ogni mezzo, coltello compreso. Una preistoria che dura dall’alba dei tempi al luglio 2015; e chissà fino a quando. La stessa ragazzina (povera ragazzina) oggetto del contendere, nelle tenere e confuse interviste post-delitto, manifesta una sorta di mansueta accettazione del proprio ruolo. Non è poi così sorpresa che il suo fidanzato sgozzatore abbia ucciso per lei: «Era gelosissimo; lo amo e lo aspetto».
La barbarie di quel delitto affonda le sue radici in profondissime, cruente abitudini, in sottomissioni mai discusse perché mai capite, in prepotenze orribili spacciate per “amore”. Sradicarle è un’impresa forse disperata; ma è uno dei pochissimi obiettivi politici, culturali, umani per i quali vale la pena vivere e combattere. Nessuno appartiene a nessuno. Nessuno è il padrone del corpo di un altro. L’amore o è libera scelta o non è amore. (…)"

Le riflessioni sono di Michele Serra (“La Repubblica”, 25.7.2015); le notizie su Kepler 452- b sono tratte anche da questa pagina de “La Stampa”

5 commenti:

  1. Magari esiste un pianeta dove le cose hanno funzionato meglio che sul nostro, e dove queste cose terribili non succedono. Lo spero tanto, per i suoi abitanti.

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  2. È tutto così tremendo in questa storia! Un altro pianeta dove vive gente simile a noi? Spero davvero di no! Un pianeta dove quanto dice Michele Serra sia impossibile pensarlo perché non esiste neppure il contrario: "uno dei pochissimi obiettivi politici, culturali, umani per i quali vale la pena vivere e combattere. Nessuno appartiene a nessuno. Nessuno è il padrone del corpo di un altro. L’amore o è libera scelta o non è amore."

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  3. Mi torna in mente "Extraterrestre portami via voglio una stella che sia tutta mia
    extraterrestre vienimi a cercare voglio un pianeta su cui ricominciare...", non tutto il testo di Finardi, ma questo ritornello si, quante volte si ha voglia di non vedere e sentire più tutto questo.

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  4. E' davvero deprimente vedere che molti nostri giovani non si sono ancora liberati (maschi e femmine) di una concezione feudale anzi schiavistica dell'amore.
    Forse idealizzo un po' il passato, ma ricordo che quando eravamo adolescenti noi, verso la donna si aveva maggior rispetto. Io e tanti miei amici abbiamo sempre concepito la donna non come preda bensì come amica, compagna e certo, anche come amante.
    Vero è che erano tempi (io sono del 1962) in cui si aveva anche molto amore per la lettura e per le discussioni, sia pure aspre; ma non accoltellavamo nè uomini nè donne. Non ci pensavamo neanche!
    Ma questo anche perché abbiamo dovuto lavorare su di noi, su certi residui di mentalità sessista e patriarcale che ognuno si porta sempre dietro o meglio, dentro.
    I giovani di oggi su che cosa lavorano? Sul loro smart-phone, sul loro profilo facebook, sull'ora in cui fiondarsi al Mac Donald ecc. ecc.

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  5. @Silvia, bibliomatilda, Santa: grazie per l'accorata condivisione.
    @riccardo: temo ahimè che gli assassini - per motivi balordi, sessisti e passionali - siano sempre avvenuti, anche negli anni '70 e '80. Forse ora in alcuni c'è persino meno consapevolezza ... Grazie della visita e del commento.

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