Il 15 maggio scorso, a Barcellona, comune in provincia di Messina, chi è stato ad uccidere dopo una lite, con un fucilata all’addome, Roberto Crisafulli: il padre o il fratello? Inizialmente era stato il fratello più giovane, Alessandro, ad autoaccusarsi del delitto. Ma qualche giorno dopo Alessandro ha ritrattato: ad uccidere Roberto sarebbe stato suo padre Cosimo, che lo avrebbe poi costretto a confessare di essere l’omicida. Mentre la magistratura indaga per capire la verità, il pensiero va al romanzo di Roberto Alajmo E’ stato il figlio (da cui è stato anche tratto l’omonimo film, nel 2012, per la regia di Daniele Ciprì), che, pur con qualche variante, narrava una vicenda simile: a dimostrazione che la buona letteratura spesso anticipa e supera la cronaca, la storia e la psicologia. Alla fine dell’avvincente racconto, Alajmo dipanava la matassa; si spera che anche la Magistratura possa sciogliere l’enigma legato all’omicidio di Roberto.
Ah, ecco cosa fa adesso Ciprì. E Maresco?
RispondiEliminaE la "cronaca" a volte copia la letteratura.
RispondiEliminaMi hai fatto venire in mente Delitto perfetto di Hitchcock... si spera sempre in un poliziotto o magistrato zelante.
:*
Una storia avvincente.
RispondiElimina@Silvia Pareschi: Maresco si è perso di vista ...
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