lunedì 2 luglio 2018

Il saluto di Nadia alla Scuola

La prof. Genova, al centro, con le prof. Cavataio e Provenza

      Tra le mie fortune, c’è quella di aver incontrato colleghe speciali (Qui  il saluto della Preside Maria Di Naro, andata in pensione nel 2010). Ecco il messaggio toccante che ci ha donato la professoressa Nadia Genova, Docente di Inglese, salutando la scuola “Cesareo” di Palermo: il 1° settembre prossimo la prof. Genova, assieme ad altri cari colleghi, sarà infatti felicemente in pensione. 

Cara Nadia, senza la tua inappuntabile professionalità e la tua squisita signorilità, la "Cesareo" non sarà la stessa ...


      Un immenso “Grazie” a tutti i presenti per aver voluto condividere con noi questo momento gioioso.  E’ una svolta importante delle nostre vite e questo ricordo rimarrà sempre nei nostri cuori.  Passato, presente e futuro sono intrecciati inevitabilmente. “Oggi non è che il ricordo di ieri e domani non è che il sogno di oggi … Il presente abbraccia il passato con il ricordo e il futuro con la speranza” (Kahlil Gibran).
       Il nostro presente è il frutto delle scelte fatte: di incontri felici, di relazioni costruite, di grandi passioni, di grandi soddisfazioni, successi ma anche di inevitabili insuccessi e piccole frustrazioni.
Il nostro lavoro è splendido perché unico: prendiamo per mano delicatamente giovani menti e le conduciamo in punta di piedi verso la consapevolezza di sé, la capacità critica, l’autonomia che permetterà loro di fare  lucide scelte future nella vita.
      Siamo consapevoli che chi intraprende il lavoro di insegnante ha un’enorme responsabilità: anche un semplice sguardo di approvazione, un ascolto attento in un momento di crisi, una parola detta al momento giusto possono cambiare ed orientare le vite presenti e future dei nostri ragazzi.
       Ognuno di noi porta con sé il proprio vissuto carico di passioni e di piccole debolezze, ma il bello di lavorare nella scuola è che c’è la straordinaria opportunità da saper cogliere al volo, di  incontrare l’altro, di assorbirne la positività oltre che spesso anche la professionalità. E questo è successo a noi che abbiamo avuto la fortuna di mettere piede alla “Cesareo” tanti anni fa e di non essere più andati via  per scelta consapevole. 
       Tutti i Presidi o Dirigenti scolastici che si sono avvicendati nella scuola (Di Naro, Macaluso, Mancia, Speciale) hanno marcato il nostro cammino; i colleghi sono stati insostituibili compagni di viaggio e spesso amici; il prezioso personale della scuola tutto (Segreteria e collaboratori scolastici) hanno agevolato il nostro lavoro anche nei momenti più frenetici, spesso con tanta pazienza e tanto garbo.
     Noi docenti, negli anni, abbiamo messo in campo tutte le nostre conoscenze, competenze ed esperienze di vita per i nostri allievi, abbiamo aggiornato il nostro modo di insegnare per essere al passo con i tempi e in sintonia con le nuove generazioni. Abbiamo cercato di fare appassionare i nostri allievi alla disciplina insegnata, qualsivoglia essa fosse, perché ogni campo del sapere ha la sua specifica valenza formativa e ogni disciplina può fare emergere talenti e soprattutto dare l’opportunità di una realizzazione personale.
La "Cesareo" è e sarà sempre la Scuola dell’Accoglienza a tutti i livelli: accoglienza per i giovani colleghi che arrivano con il loro carico di entusiasmo e capacità di rinnovamento, accoglienza per tutti gli alunni “senza se e senza ma” per una giusta politica scolastica dell’integrazione.
      Fiduciosi di aver contribuito a dare le ali della conoscenza ai nostri alunni, auguriamo al Dirigente scolastico, ai colleghi, al personale tutto della scuola e a tutti gli alunni di continuare con amore il loro lavoro e con serenità il loro cammino di vita.
Un ultimo mio pensiero prima di concludere. 
      E’ inevitabile leggere nei nostri occhi, al di là dei nostri sorrisi, un sottile velo di malinconia che vorrei comunque fugare con queste parole: rimarremo sempre Professori, anche negli anni a venire quando non gireremo più tra i banchi di un’aula affollata di sorrisi, ma ci sentiremo chiamare da lontano: “Prof. … si ricorda di me?” E noi cercheremo nella nostra memoria i ricordi gioiosi di quell’unico, indimenticabile incontro.
                           Con affetto e ancora grazie,

Prof. Nadia Genova
Palermo, 30 giugno 2018

                                                             Nadia and me

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