Giulio con mamma Paola |
Quello che colpisce, di mamma Paola e di papà Claudio, è la composta fermezza del loro dolore.
Paola va avanti, nonostante “Tutte le notti torni alla mia mente un'immagine di Giulio che sovrappongo a quella di lui felice e sorridente. Sul volto del cadavere di mio figlio ho visto tutto il male del mondo. L'unica cosa che ho ritrovato di Giulio è stata la punta del suo naso. Mai avrei immaginato di riconoscerlo da quel dettaglio".
Papà Claudio ci ha raccontato che l'impegno sociale del figlio è iniziato come sindaco del governo dei giovani di Fiumicello, quando aveva solo 12 anni. A 17 si è recato in New Mexico per studiare al Collegio del Mondo Unito, dove ha vissuto con coetanei di 80 nazioni del mondo. Successivamente si è recato in Inghilterra, ha studiato l'arabo ed ha vissuto per un anno al Cairo per conoscere a fondo la cultura egiziana: “Giulio era un ragazzo del mondo". (da qui)
Ci manca da tre anni, Giulio Regeni, orribilmente ucciso in Egitto, tra fine gennaio e inizio febbraio 2016. Con lui, ci mancano verità e giustizia sul suo assassinio.
Se fossi sua madre, chiederei che, per protesta, nessun figlio di madre andasse a studiare in Egitto.
E che nessuno vi passasse le vacanze, finché il governo egiziano non riconoscerà le sue responsabilità e non chiederà scusa per questo figlio di madre sottratto al suo futuro e ai suoi affetti. E all’Italia intera.
È una vicenda assurda e straziante. Un ragazzo i cui occhi sprigionavano bellezza, bontà e gioia di vivere.
RispondiEliminaMaledetti i suoi assassini e mandanti e tutti coloro che coprono la verità.
@silvia: proprio così ...
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