"Presi il diploma liceale nel giugno del 1919. In agosto sentii tre medici, nella stanza accanto alla mia, dire a mia madre: “Il ragazzo morirà prima di domani mattina”.
Dato che ero un ragazzo normale, mi sentii offeso. […] Ero furibondo. Che idea, quella di dire a una madre che suo figlio sarebbe morto l’indomani mattina! E’ una cosa infame!
Poco dopo mia madre venne nella mia stanza, col viso sereno. Io le chiesi che spostasse la grande cassapanca che avevo in camera, girandola in modo diverso rispetto al letto. Lei dovette pensare che io stessi delirando. Lei iniziò a spostarla e io continuai a fargliela spostare avanti e indietro sino a quando non mi andò bene.
La cassapanca mi impediva di vedere fuori dalla finestra, e per nulla al mondo avrei voluto morire senza vedere il tramonto! Ne vidi solo la metà. Poi rimasi senza conoscenza per tre giorni.
Non dissi niente a mia madre. E neanche lei mi disse niente."
Quest'episodio fu raccontato nel 1970 dal suo protagonista Milton Erickson, psichiatra e psicoterapeuta statunitense, che fu colpito dalla poliomielite a 17 anni, ma sopravvisse all'infezione, contrariamente alle previsioni mediche.
Ecco il commento del suo allievo e collaboratore Sidney Rosen:
[…] Con questo racconto Erickson ci sta dicendo indirettamente che siamo fortunati a essere vivi. Quando menzionava la cassapanca e il tramonto, stava inoltre comunicando una delle sue ricette preferite per godere la vita, e forse anche per prolungarla: “Punta sempre a una meta concreta, nell’immediato futuro”. In questo caso la sua meta era quella di vedere il tramonto. Ma per raggiungere questa meta, era necessario rimuovere l’ostacolo della cassapanca. E poiché non poteva farlo da solo, chiese aiuto alla madre. Ma, significativamente, non le disse perché voleva che la cassapanca fosse spostata. Non sempre è necessario e opportuno fornire le ragioni delle nostre azioni. Ma è necessario avere delle mete, immediate e raggiungibili.
“La mia voce ti accompagnerà” , racconti didattici di Milton Erickson,
a cura di Sidney Rosen, Astrolabio, Roma, 1983, pagg.39,40
Togliere di mezzo la cassapanca,
RispondiEliminaStare dalla parte della vita,
Fino all'ultimo istante.
@Giorgio: proprio così. Sto rileggendo con interesse i racconti didattici di Erickson. Buon fine settimana.
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