Giovanna Botteri col padre Guido |
Dopo aver collaborato nel 1983 con i giornali Il Piccolo e l'Alto Adige, nel 1985 inizia a lavorare per la Rai di Trieste. Nel maggio 1986 fa uno speciale con Margherita Hack per Rai 3, poi diventa collaboratrice di Michele Santoro per il programma Samarcanda e nel dicembre 1988 entra nella redazione esteri del TG3.
Dal 25 gennaio 1990 è iscritta come professionista all'Albo dei Giornalisti del Friuli-Venezia Giulia. Come inviata speciale ha seguito numerosi e importanti avvenimenti internazionali: nel 1991 il crollo dell'Unione Sovietica e l'inizio della guerra d'indipendenza in Croazia, dal 1992 al 1996 la guerra in Bosnia e l'assedio a Sarajevo dove, assieme a Miran Hrovatin, ha filmato l'incendio della Biblioteca Nazionale, la strage del pane, il massacro di Markale e il massacro di Srebrenica.
È stata in Algeria, Sudafrica, Iran e Albania, dove ha seguito la ribellione a Valona nel 1997, per poi documentare la guerra in Kosovo ed entrare a Peć assieme all'esercito italiano nel 1999. Nello stesso anno torna a lavorare con Santoro per Circus e nel 2000 per Sciuscià.
Dopo aver seguito il G8 di Genova nel 2001, in ottobre dello stesso anno è stata in Afghanistan fino al rovesciamento del regime talebano. Poi, come inviata di TG2 e TG3, è stata in Iraq prima e durante la seconda guerra del Golfo.
Nell'ottobre 2002 ha seguito le ispezioni ONU alle prigioni e, assieme a Guido Cravero, ha filmato in esclusiva mondiale sia l'inizio dei bombardamenti su Baghdad il 20 marzo 2003, sia l'arrivo dei carri armati statunitensi il 9 aprile. Dal 2004 al 2006 ha condotto l'edizione delle 19 del TG3 e dal 2007 al 2019 è stata corrispondente dagli Stati Uniti. Dal primo agosto 2019 è corrispondente Rai in Cina. Da fine dicembre 2019 si occupa, sempre come inviata dalla Cina, della pandemia nota come COVID-19.
Alle sottolineature satiriche sulle sue magliette tutte uguali, durante i reportage da Pechino, la Botteri – da vera signora - non ha dato alcun peso. Ecco cosa ha scritto a “Striscia la notizia”:
"Cara Michelle, io non sono sui social, né su Facebook, né su Instagram, poi qui in Cina è molto difficile collegarsi, così c’è voluto del tempo prima che vedessi il tuo video e ti rispondo solo adesso: per fortuna non dobbiamo fare la pace, perché non abbiamo mai fatto baruffa, non abbiamo mai litigato, neanche con Striscia la Notizia e Gerry Scotti. Perché la satira è libertà, ci aiuta a ridere, a discutere, a confrontarsi e a volte mette modelli differenti di donne e uomini a confronto, per esempio nei modi diversi di approcciarsi alla vita. La satira ci aiuta anche nel confrontare come mettere le magliette o tenere i capelli. Quindi io vi ringrazio, di cuore e non posso che abbracciarvi e augurare a Michelle tutto il bene possibile. Un abbraccio virus free, perché ho appena fatto il test e non sono positiva."
Da novembre del 2003, su iniziativa dell’allora Presidente Ciampi, è Cavaliere al merito della Repubblica italiana.
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