“America. Una parola carica di segno positivo, specie in Sicilia, dove ‘Trovasti l’America?’ vuol dire trovasti ricchezza, abbondanza, benessere. La mia generazione, di chi aveva 20 anni nel ’45, ama l’America. E non solo per i ricordi fisici e profondi come il profumo delle prime Camel, il primo pane bianco, le prime notti senza bombardamenti, ma per quell’orizzonte che ci si squarciò e di cui non sapevamo niente o ben poco, libertà di associazione, di stampa, di parola, Faulkner, il cinema, il jazz, insomma tutti i crismi di un grande amore che ha resistito al tempo e alle delusioni. Hanno massacrato gli indiani, sì, ma hanno scritto ben prima della rivoluzione francese la Dichiarazione d’indipendenza del 4 luglio 1776: hanno il Klu Klux Klan, la sedia elettrica, il Bronx-Zen, la corruzione e l’arroganza, certo, ma rimane pur sempre un grande paese libero, sede di tutto il male e di tutto il bene dei tempi moderni.”
Giuliana Saladino, Rivista Segno n.121/122, gennaio/febbraio 1991
Bello!
RispondiEliminaÈ un Paese dalle mille contraddizioni, per certi aspetti speciale per altri orribile.
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