L'autrice di questo blog, Maria D'Asaro, vive in un'isola ed è affascinata dal mare: mari da sognare, mari da scoprire, mari da solcare...
martedì 30 marzo 2021
Il senso della vita, secondo Vito Mancuso
domenica 28 marzo 2021
Se depressione e pandemia vanno a braccetto...
E.Munch: Melanconia |
Prof. Giovanni Salonia |
giovedì 25 marzo 2021
Nel mezzo del cammin di nostra vita...
E.Delacroux: La barca di Dante - 1822 |
ché la diritta via era smarrita
Inferno, Canto I
Per me si va nella città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
(…)
Dinanzi a me non fuor cose create
Se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate.
Inferno, Canto III
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
Purgatorio, Canto VI
La gloria di colui che tutto move
Per l’universo penetra e risplende
In una parte più e meno altrove.
Paradiso, Canto I
(E un grazie postumo all’ impareggiabile professore Biondo)
martedì 23 marzo 2021
Forse non lo sai ma pure questo è amore...
domenica 21 marzo 2021
Il 160° compleanno dell’Italia visto attraverso il cinema
giovedì 18 marzo 2021
Tu chiamale se vuoi emozioni...
V. Kandinskij: Composizione VI,1913 (Ermitage, San Pietroburgo) |
martedì 16 marzo 2021
Carezze azzurre
La sera
L’azzurra trama delle tue carezze
Mammina...
domenica 14 marzo 2021
14 marzo, festa di Pi greco e della matematica
Il fisico Larry Shaw |
venerdì 12 marzo 2021
Gemme dormienti...
mercoledì 10 marzo 2021
Chi scrive ha bisogno di interlocutori...
V. van Gogh:Campo di grano con volo di corvi (1890) |
domenica 7 marzo 2021
Wangari Maathai: una “cintura verde” per l’Africa
Maria D'Asaro, 07.04.21, il Punto Quotidiano
venerdì 5 marzo 2021
I Lamed-Vavnik: i giusti che salvano il mondo
Jean Mirò: Costellazioni |
La tradizione ebraica afferma che in ogni momento della storia dell’umanità ci sono nel mondo 36 persone buone e speciali: se non fosse per la presenza di tutte queste persone, se anche una sola di esse mancasse, il mondo finirebbe.
Le lettere ebraiche che formano il numero 36 sono lamed, che è 30, e vav, che è 6. Di conseguenza queste 36 persone vengono citate come Lamed-Vav Tzaddikim e noti anche come Nistarim (“nascosti”).
I lamed-vavnik stessi non sanno di far parte dei 36 giusti. Infatti, la tradizione vuole che se una persona asserisse di essere uno dei 36, questa sarebbe la prova che certamente non lo sia. Dal momento che ognuno dei 36 è modello di anavah (“umiltà”), tale virtù gli precluderebbe la propria autoproclamazione. I 36 sono semplicemente troppo umili per credere di essere parte dei 36. Quando un Lamed-Vav muore, un altro uomo prende il suo posto. (da qui).