venerdì 4 novembre 2022

4 novembre, non festa ma lutto

      Basterebbe vedere “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi per percepire l’assurdità della prima guerra mondiale. Basterebbe guardare al presente e al futuro con occhi di bambino o di profeta per capire l’assurdità delle guerre come mezzo di risoluzione dei conflitti…

      Ecco cosa scrive il Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo, a cura di Peppe Sini (n.614 del 31.10.22):
 “4 novembre: non festa ma lutto
Proponiamo che il 4 novembre si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, di ieri e di oggi.
Le commemorazioni devono essere un solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze: per ridurre drasticamente le spese militari, per abolire le testate nucleari, per fermare le fabbriche di armi.
Vogliamo prevenire le guerre di domani. Siamo contro le guerre di oggi. Non dimentichiamo le guerre di ieri.
Le guerre di oggi sono combattute con le armi costruite ieri. Le armi costruite oggi alimenteranno le guerre di domani.
Il disarmo, a partire da noi stessi (disarmo unilaterale), e' la strategia per costruire la pace.
Fare memoria delle guerre del passato e' doveroso per non ripetere gli stessi tragici errori.”

Ecco il comunicato del Movimento nonviolento italiano:

       "Sabato 5 novembre si terra' a Roma una grande manifestazione per la pace, promossa dal cartello "Europe for Peace", alla quale parteciperemo. Sara' una manifestazione popolare e di popolo che chiede: "Cessate il fuoco subito - Negoziato per la pace - Mettiamo al bando le armi nuclari - Solidarietà con le vittime di tutte le guerre".
      Il giorno precedente, 4 novembre, ricorre l'anniversario della fine della Prima guerra mondiale, una "inutile strage" come disse il Pontefice di allora.

Tante altre "inutili stragi" seguirono, fino alla odierna strage in Ucraina. E' la guerra nel cuore dell'Europa, che prosegue da allora.
     La data del 4 novembre viene celebrata con continuita' dal fascismo fino ad oggi, per richiamare l'unita' dell'Italia sotto il segno della guerra e dell'esercito. "Giornata dell'Unita' Nazionale e delle Forze Armate" nell'anniversario della fine di un tragico conflitto che costò al nostro paese un milione e duecentomila morti (600.000 civili e 600.000 militari): per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.
      Vogliamo ricordare e onorare quei morti rinnovando l'impegno contro ogni guerra e la sua preparazione, dunque contro le guerre di oggi, contro le armi costruite per le guerre di domani. Solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise.
Meno armi piu' difesa della vita, ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi per abolire la fame, la poverta', l'inquinamento del pianeta.
      Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano.  Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari.
    Per questo sosteniamo la Campagna "Un'altra difesa e' possibile", che prevede l'istituzione di un Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Pace, disarmo, smilitarizzazione. Tutela della vita degli umani e della Terra."


10 commenti:

  1. La Pace è diventata un'illusione.

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    1. Gus: forse hai ragione. Ma è l'unica via di salvezza...

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  2. Mi piace. Fino ad oggi non avevo riflettuto sul ministero della Difesa. Grazie, le tue considerazioni , cara Maria,mi sembrano interessanti anche in considerazione dell'attuale situazione internazionale.

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    1. @Antonella: grazie di cuore del commento. A presto e buon tutto.

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