martedì 15 ottobre 2024

Etty: balsamo per le ferite...

    Grazie di cuore a Lucia Contessa, che in FB dona costantemente perle preziose come questa. 

"Si vorrebbe essere un balsamo  per molte ferite": così scriveva il 13 ottobre 1942 Etty Hillesum  in una  pagina del suo Diario.
E Lucia Contessa continua (in un commento): “E mi risuonano altre parole di Etty, giuste giuste per questi giorni di dolore e lutti lontani e vicini: «Il nostro primo dovere morale è quello di dissodare vaste aree di tranquillità dentro noi stessi, sempre maggior tranquillità, fintanto che si sia in grado d’irraggiarla anche sugli altri. E più c’è pace nelle persone, più pace ci sarà in questo mondo»
    E Lucia aggiunge: “Non possiamo cambiare il mondo, ma il nostro mondo interiore sì, e chi ci riesce irraggia anche gli altri”.  

(qui la biografia di Etty Hillesum:https://it.wikipedia.org/wiki/Etty_Hillesum

Alla fine si legge che: “Il documentario "Bringing Etty Hillesum to Life" riporta alla ribalta la figura della scrittrice olandese per accostarla a una tragedia storicamente più vicina, quella vissuta dal popolo palestinese. Il documentario raccolta di una donna ebrea israeliana (Emma Sham-Ba Ayalon) e di una donna palestinese (Dina Awwad-Srour) che sono state toccate dal diario di Etty Hillesum e hanno avviato un progetto di pace in Israele e nei territori occupati.
Utilizzando brevi estratti dal diario di Etty, le due donne hanno sviluppato delle schede che utilizzano per il proprio lavoro di pace interiore, condiviso in gruppi di pratica che uniscono ebrei e palestinesi. La ricerca personale di Etty Hillesum per un futuro umano risuona con i partecipanti a questi incontri e li aiuta a rinnovare la loro visione della pace.
Una buona parte del documentario si svolge durante un ritiro degli Zen Peacemakers a Westerbork, nel corso del quale vengono letti i nomi di tutti gli ebrei deportati.”)


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