domenica 27 ottobre 2024

Sofia, Daniel, Tarteel e Aisfa: uniti per la pace

         Palermo – Nella martoriata Palestina e nello stato di Israele, la speranza di far cessare la follia brutale della guerra ha il volto limpido di quattro giovani. Quello di Sofia Orr e di Daniel Mizrahi, una ragazza e un ragazzo israeliani che hanno fatto l’obiezione di coscienza, rifiutando di indossare la divisa militare e imbracciare le armi e per questo, secondo le leggi israeliane, sono stati per un certo periodo in prigione; e quello di Tarteel Yasser Al Junaidi e Aisha Amer, due donne palestinesi attiviste nonviolente, in lotta contro l’occupazione dei loro territori e in difesa dei diritti umani, calpestati nell’attuale situazione di guerra.
        Sofia e Daniel, Tarteel e Aisfa credono nella possibilità del dialogo tra palestinesi e israeliani e lavorano insieme per una risoluzione nonviolenta del lungo e sanguinoso conflitto tra le parti. Sono una sorta di "gruppo misto" israelo-palestinese, e rappresentano due importanti movimenti: Sofia e Daniel fanno parte di ‘Mesarvot’, una rete di giovani attivisti israeliani che rifiutano di prestare il servizio militare obbligatorio, mettendo in pratica l’obiezione di coscienza: mentre Tarteel e Aisfa fanno parte di Community Peacemaker Teams - Palestina (CPT), un’organizzazione che sostiene la resistenza di base nonviolenta all’occupazione israeliana.
       I quattro attivisti sono stati invitati in Italia dal Movimento nonviolento per la Campagna di Obiezione alla guerra: nel nostro paese (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, il Punto Quotidiano, 27.10.24

2 commenti:

  1. Un articolo necessario, anche per il silenzio assordante dei media sull'evento. Grazie, Maria !

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