Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell'altro
e dirà: Siediti qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo io,
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E' festa: la tua vita è in tavola.
Derek Walcott
Amore dopo amore... narcisismo (?) sconfitto dalla chiave legittima, pura, poetica e ragionata di un sè umilmente meritato e possibilmente rivalutato, mai teso ad un mero e patetico arrivismo personale. Mi piace. Se permetti accetto l'invito a tavola di Walcott, nel senso che mi prometto di approfondire il suo pensiero. Grazie Maruzza.
RispondiElimina@dr.Peter: grazie dell'attenzione e del commento finissimo, degno di te. Derek Walcott, qualche anno fa, ha ricevuto il Nobel per la Letteratura.
RispondiEliminaA presto!