Una mia conoscente, di origine marocchina, ha partorito, a poco, uno splendido figlio.
Giorni fa, accompagno la donna in municipio a “dichiarare” il bambino. Alla vicina delegazione municipale, dopo mezz’ora di attesa, ci dicono che l’impiegato non c’è. Corsa a un’altra, lontana, delegazione municipale. La neo-mamma è scoraggiata. Mi dice: “Non ce la facciamo, è troppo tardi”. Arriviamo: l’ufficio sta chiudendo.
Lei entra, io vado a posteggiare.
La trovo seduta con due impiegati: un uomo e una donna. Prendono due libroni che sembrano usciti da un contesto fiabesco: trascrivono già i dati del bambino. L’impiegata è priata di dire alla mamma che ha fatto un corso di arabo… La mia amica annuisce e sorride.
Quei due impiegati hanno fatto la pratica fuori orario. Li ho ringraziati col mio sorriso migliore. Ho detto che gli angeli, in carne e pullover azzurro (colore del pull dell’uomo) esistono forse davvero. Anche in Municipio.
Maria D’Asaro (pubblicato su “Centonove” il 25-3-2011)
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