Giorni fa chiedo a bruciapelo a un amico che si trova all’Elba: «Quant’è grande la tua isola?» «Beh, un po’ più di Palermo...» Con circa 30.000 residenti d’inverno, e anche 300.000 d’estate. A fronte di 700.000 palermitani, piuttosto stabili.
Da qui un raffronto veloce, tra il palermitano rumoroso e poco amante delle regole e l'elbano, carattere chiuso da isolano all'ennesima potenza, un po' terrone un po' razzista. Tanto incline a parlare ad alta voce, in ogni momento. Proprio come un palermitano.
Divaghiamo sulle vocali larghe, così tanto meridionali, e sui "moccoli", le colorite bestemmie toscane, gettate giù senza alcun ritegno ma senza soverchia malizia.
Le quattro chiacchiere con l’amico si concludono con una riflessione condivisa: in fondo, nel mondo, non ci sono che isole chiuse e invisibili, non sempre separate dall’acqua dal resto della terra.
Le quattro chiacchiere con l’amico si concludono con una riflessione condivisa: in fondo, nel mondo, non ci sono che isole chiuse e invisibili, non sempre separate dall’acqua dal resto della terra.
Il miracolo, forse, è uno solo: quando le isole riescono, tra di loro, a parlarsi.
Maria D’Asaro (pubblicato su “Centonove” l’11-3-2011)
Io non sono stata in nemmeno una di queste isole, uffa... :-(
RispondiEliminaSento che mi manca qualcosa e desidero tanto andarci, a cominciare dalla Sicilia (che fra l'altro è la regione d'origine di una mia carissima amica, trasferitasi come me a Milano per lavoro).
Però il tempo è così poco, e i luoghi da vedere così tanti... vorrei avere più tempo per viaggiare.
A questo punto dovreste invitare anche me nelle vostre conversazioni dato che vivo in Sardegna :)io credo che il mare che divide le isole dal resto del mondo, fa la loro fortuna ma allo stesso tempo anche la loro sfortuna. Se devo parlare della mia isola essere separati dal resto dell'Italia aiuta a preservare l'individualita, le antiche tradizioni e i propri caratteri distintivi, ma allo stesso tempo si vive isolati...lontani dalle altre culture. Pero' una cosa lega tutti gli abitanti delle isole: il rapporto amore-odio con la propria terra; sai che l'isola è limitata, che nn t offre molte possibilità, che al di fuori di essa cè tutto un mondo, ma appena te ne allontani è come se ti mancasse un pezzo di te. Un saluto da un'isolana che ora si trova in Estonia e a cui manca la sua isola :)
RispondiEliminaNon siamo forse tutti isole, circondati da mari di pregiudizi, di indifferenza, di noia mortale? Se il vento non cambia temo che sommergeranno definitivamente la terra sempre più arida dei nostri cuori, fino a lambire le sue più alte cime, fino a sovrastare la vetta dell'Amore. Soffiamo tutti insieme, affinchè ciò non accada.
RispondiEliminaIo ci infilo anche la mia bellissima Stromboli, allora. Anzi, l'incanto di Ginostra. Mamma mia.
RispondiElimina@Vele: se vorrai, prima o poi, sarai la benvenuta in terra siciliana. Chissà, potrei forse anche ospitarti... Ti abbraccio.
RispondiElimina@Dreamy Melrose: grazie della tua visita. Condivido le tue riflessioni sul carattere degli isolani. Buona permanenza a Tallin e un abbraccio alla Sardegna che purtroppo non conosco.
@Dr.Peter: UUUhhh.... Sto soffiando con te perchè non accada che mari di indifferenza e di pregiudizi sommergano il nostro bisogno profondo di relazioni autentiche.
@Calzino: Stromboli è stupenda! Tranne Alicudi, Filicudi e Ginostra, ho avuto la fortuna di conoscere quel paradiso che sono le isole Eolie..
Un abbraccio dalla Sicilia.