Mantiene quel che promette La fine è il mio inizio del tedesco Jo Baier: raccontare l’ultimo, inusuale, reportage di Tiziano Terzani. Quello sulla sua imminente morte personale.
Che Terzani affronta con coraggiosa semplicità e sereno distacco: - Quanti miliardi di uomini sono morti prima di me? Nascere e morire sono le azioni più naturali del mondo – dice il giornalista al figlio Folco, che chiama a sé come testimone e cronista degli ultimi suoi mesi di vita.
Ma questa superiore consapevolezza, questo sguardo pacificato su di sé e sulle cose, Terzani se lo è guadagnato sul campo: come giornalista, che ha visto e raccontato tutto quello che c’era da dire sulla Cina e sulla guerra in Vietnam; come uomo, che, a un certo punto della sua ricca esistenza, ha capito di dovere spogliarsi di un ego ingombrante, sino a divenire un Anam, un senza nome, per sentirsi solo parte integrante della meravigliosa immensità della Natura.
La fine è il mio inizio si regge tutto sui dialoghi tra Terzani/Bruno Ganz e Folco/Elio Germano e sull’ottima ambientazione nella campagna toscana dove Tiziano, ormai Anam, ha deciso di congedarsi dal mondo. Forse per risparmiare sui costi, la pellicola evita infatti il ricorso ai flashback.
Regalandoci comunque un film/verità che ci lascia assaporare una scelta saggia, affascinante e nonviolenta: prima che di morte, soprattutto di vita.
A Rimini deve ancora uscire , lo stò aspettando , non vedo l'ora.
RispondiEliminaI suoi libri mi hanno aiutato a ...............
@valerio: mi fa piacere rileggerti. Ti consiglio assolutamente di vederlo, questo film. E' onesto e ben fatto.
RispondiEliminaBuona Pasqua!
Mi ha sempre affascinato quest'uomo: penso che lo vedrò sicuramente!!!
RispondiEliminaBuona Pasqua
...ho letto il libro,mi ha dato tanto.Andrò a vedere il film Grazie del suggerimento. Ciao,un abbraccio e Buona Pasqua
RispondiElimina@Luigi: ciao, buona visione! Buona Pasqua anche a te.
RispondiElimina@mdfex: Ti abbraccio forte forte. Spero di chiamarti e di farti gli auguri a voce!