venerdì 6 maggio 2011

COMPAGNI DI STRADA


Sono una donna fortunata.
Perché ho un lavoro.
Perché vado a lavorare a piedi.
Con la possibilità di apprezzare i segni delle stagioni negli alberi lungo la strada: le corisie dal tronco spinoso: con foglie brillanti in primavera e fiori setosi, di una bellezza abbagliante, in autunno; le sempreverdi sterculie; i maestosi pioppi di via Oreto.
Pioppi che sono gli ultimi a riprendere le loro tenere foglioline. Invece, a suonare il campanello dell’incipiente primavera è stato un ficus carica (così si chiama l’albero dei dolcissimi fichi): i cui rami spogli, quando hanno esposti i primi germogli, sembravano quasi verdi prepuzi impudichi. Che a marzo, assieme ai ciuffi gialli di acetosella, regalavano già un presagio del ritorno della primavera.
Oggi, nonostante il contraltare della monnezza non raccolta, nelle foglie verde smeraldo delle sophore e nelle siepi fiorite, anche Palermo gode della rinascita della natura, in tutta la sua sempiterna, folgorante bellezza.                                                                                                                                               Maria D’Asaro ("Centonove" 6.5.2011)

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