mercoledì 16 ottobre 2013

Quando sei Mari non puoi più nasconderti …


    La tentazione era forte. Tirare i remi in barca, abdicare. Rifugiarsi nell’isola che non c’è, non combattere più. Da ventisette anni in servizio nel ruolo di madre, da trentacinque come lavoratrice, nostra Signora voleva collocarsi a riposo d’ufficio. O almeno lavorare part-time.  - Ce l’hai con me? – le aveva chiesto una cara collega – Perché? – Prima  sorridevi di più … -
    Come faceva a spiegarlo. Alla cara collega. Ai figlioli esigenti. Alla zia un poco svanita. Al piccolo mondo che le ruotava davanti. Che lei faceva fatica. A sorridere sempre, a dare a tutti speranza e coraggio. Perché a volte anche lei aveva pensieri di piombo. Era duro volare con certe zavorre. Però alle colleghe il suo sorriso mancava. E i suoi figli volevano solo allegria, anche con le lenticchie bruciate. Era la volta di prenderle davvero sul serio le belle parole di Cosimo. 
      Era la volta di andare a braccetto con Fede e Speranza, luminose compagne di strada.

4 commenti:

  1. ..e ci sei riuscita.Ad ascoltare Cosimo e non solo.Brava!

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  2. «Se questa vita siamo noi
    lascia le cose che non vuoi
    è così poco il tempo per amare
    e un posto al sole ancora ci sarà!»

    (Dalla sigla di "Un posto al sole", Rai3 :)

    Riflessioni condivisibili, ma post poco bilanciato: l'attenzione va tutta sulla splendida foto... Buon sabato sera, Maruzza.

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  3. @Leila, Anonimo (ma so chi sei!), DOC: Sono fortunata ad avere followers come voi. Grazie. Vi voglio bene!

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