Nei pressi di via Oreto nuova - periferia est di Palermo - sotto lo sguardo benedicente dell’ennesima statua di padre Pio a grandezza d’uomo, c’è un giardinetto con splendide sophore japoniche (alberi, come suggerisce il nome, importati dall’Asia centrale e dal Giappone), provvisto persino di comode panchine. Ci si potrebbe sedere per sferruzzare o leggere un libro. Ma ci sono almeno due deterrenti: la costante presenza di uomini che confabulano e ti guardano con sospetto e fastidio se accenni a restare lì più del previsto, e un’insopportabile sporcizia, dovuta a una quantità infinita di bottiglie e cartacce, sebbene proprio a due passi ci siano contenitori per la spazzatura e appositi recipienti per la raccolta differenziata. Chissà se padre Pio ci sta bene in un posto così … Sicuramente non ci stanno bene i palermitani che detestano il “controllo” occulto di uno spazio pubblico e amano la pulizia e la bellezza.
Maria D’Asaro, “Centonove” n. 21 dell’8.10.2015
E nessuno pulisce...? Ciao baci
RispondiEliminaAnche a me passerebbe la voglia di sferruzzare in un posto così
RispondiEliminaSi coglie, in questo post, la tensione alla bellezza e anche, garbatamente, la denuncia della sua continua negazione e qualcos’altro ancora…. Anche questo è un modo per essere responsabili del mondo. Buon fine settimana.
RispondiEliminaSiamo a Palermo..
RispondiElimina@Aliza: nessuno ... E' una vergogna. Scriverò una lettera a Sindaco e assessore. Buon fine settimana. Baci.
RispondiElimina@Pietro Spalla: che onore una tua visita e un tuo commento! Meglio sferruzzare alle "cenette filosofiche". Buon fine settimana.
@gian maria zavattaro: grazie per la visita e l'apprezzamento. Buon fine settimana.
@UIFPW08: Palermo si conferma città irredimibile ... Buon fine settimana.