Ieri sera a Palermo, nella splendida cornice del teatro Massimo, una magnifica edizione de “Il flauto magico” di Mozart, per la regia di Roberto Andò e la direzione musicale di Gabriele Ferro.
Tutti davvero bravi gli interpreti, tra cui i palermitani Paolo Fanale, Tamino, e Laura Giordano, Pamina; con un Papageno davvero travolgente:
Ecco poi il più celebre vocalizzo della lirica, quello della Regina della Notte (nell’interpretazione di Luciana Serra, al Metropolitan di New York):
Infine, il duetto tra Papageno e Papagena, anche se i due visti ieri al Teatro Massimo non sono stati meno bravi:
Anch'io amo molto il flauto magico, come tutta la musica di Mozart. Ho avuto la fortuna di vederlo molti anni fa alla Scala, davvero un colpo di fortuna meraviglioso. Un abbonato mi ha ceduto il suo posto perché non ero riuscita a trovare il biglietto. Eravamo in coda e io parlavo della mia delusione a mio marito e ripetevo: quanto mi dispiace è sempre stato il mio sogno assistere ad un'opera alla Scala e Mozart poi... questo signore dolcissimo si è voltato e mi ha dato il suo biglietto dicendomi: Passi una bella serata. La fila poi ha cominciato ad entrare e io sbigottita sono entrata anche trascinata dalla folla e quasi non ho potuto ringraziarlo. Ogni volta che sento questa musica penso a quella persona e alla sua impulsiva e spontanea gentilezza verso una sconosciuta amante della musica. Baci
RispondiEliminaImperiale Mozart !!!
RispondiEliminaCara Maruzza , Mozart ci ha donato il suo modo di fare Arte, l'Arte non ha tempo quando è Arte è eterna.
Ho visto più volte il flauto magico e ogni volta è una magia d'emozioni...
Bisogna avere una voce "bestiale" per interpretare Mozart, complimenti a chi ha avuto questo dono Divino !!!
Buona giornata cara Maruzza, Regina del giorno !!!
Su "Il flauto magico" mi faccio pungolare da te. Conosco poco. Approfitterò dei tuoi link. Sono stata ossessiva nell'ultimo periodo, con la voce della Callas...
RispondiEliminaAdoro il Flauto magico! Uno dei miei artisti preferiti, William Kentridge, lo ha usato in una sua installazione,e il connubio era così... magico, appunto, che mi sono messa a piangere di commozione in mezzo al museo.
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