Forse non tutti ricordano che la parola “martire” deriva dalla parola greca “testimone”.
Ecco perchè insieme ad Anna Politkovskaja, uccisa il sette ottobre di 9 anni fa, voglio ricordare oggi Rachel Corrie, Dorothy Stang e Serena Shim: una suora, due giornaliste, un’attivista per la pace, testimoni di verità e desiderio di giustizia.
Anna Politkovskaja il 30 agosto avrebbe compiuto 57 anni, se il 7 ottobre del 2006 non fosse stata assassinata nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando con i sacchi della spesa. Anna era convinta che « L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede. » E lei scriveva quello che aveva visto nei suoi viaggi in Cecenia: negli articoli per il suo giornale, Novaja Gazeta, condannava apertamente l'esercito e il governo russo per lo scarso rispetto verso lo stato di diritto e i diritti civili dimostrato sia in Russia che in Cecenia. Il suo assassinio, da molti considerato un omicidio politico con mandanti ai massimi livelli del governo russo, ha prodotto una grande indignazione in Russia e nel mondo (fonte: Wikipedia).
Rachel Corrie, che il 10 aprile scorso avrebbe compiuto 36 anni, è stata un'attivista statunitense, aderente dell'International Solidarity Movement (ISM). Rachel viveva ad Olympia, nello Stato di Washington, dove studiava arte e relazioni internazionali. Era molto conosciuta nel locale movimento per la pace e lavorava attivamente per il Movimento per la Pace e la Giustizia nella sua città. Durante l'ultimo anno di college, fece richiesta di un permesso per recarsi in Palestina e partecipare attivamente alla resistenza nei confronti dell'esercito israeliano, come membro dell'ISM della sua città. Si recò a Rafah, nella striscia di Gaza, durante l'Intifada di Al Aqsa, nel 2003. Il 16 marzo 2003 fu ferita a morte mentre protestava contro l'occupazione israeliana, nel tentativo di impedire ad un bulldozer corazzato dell'esercito israeliano di distruggere alcune case palestinesi (fonte: Wikipedia)
Dorothy Stang, conosciuta da tutti come Irmã Dorote, era missionaria brasiliana di origine statunitense, appartenente alla congregazione delle Suore di Nostra Signora di Namur. Nel 1966 arrivò in Brasile, iniziando il suo ministero pastorale nello Stato del Maranhão. In Brasile si è poi impegnata nei movimenti sociali nello Stato del Parà, occupandosi contro il disboscamento dell'Amazzonia, sempre al fianco dei contadini e degli operai della Transamazzonica. Nel 2004 è stata premiata dall'Ordine degli Avvocati in Brasile, nello Stato del Parà, per la sua difesa dei diritti umani. È morta assassinata nel 2005, mentre si trovava nella città di Anapu. Si pensa che la sua opera di denuncia disturbasse i latifondisti interessati ad arricchirsi a spese della foresta e dei piccoli appezzamenti dei contadini (fonte: Wikipedia).
Serena Shim, 30 anni, era l’inviata dell’iraniana Press Tv nella città siriana al confine con la Turchia: «Serena Shim è rimasta uccisa domenica 19 ottobre 2014 mentre era in Turchia, inviata sul lato turco del confine con la Siria, nei pressi della città strategica di Kobane, per coprire la guerra tra i terroristi dell’Isis e i combattenti curdi», ha riferitoPress Tv che, citando un giornalista americano - Rodney Martin, attivista e fondatore della radio American Nationalist Network - parla espressamente di una «operazione della Cia, molto probabilmente con la cooperazione della Turchia» (dal blog di Slec, che ringrazio).
I Voce nel Vento: Rachel and the storm, con la voce di Elisa:
grazie della citazione.
RispondiEliminaforse in tema col tuo post, in modo laterale, è questo: http://stanlec.blogspot.it/2015/10/il-nemico-del-mio-nemico.html
Bellissimo il tuo post... sconvolgenti questi fatti che sono sotto gli occhi di tutti e non serve a nulla denunciare. Anche le notizie di oggi non sono per nulla tranquillizzanti.... sich!! Ti saluto con un sorriso amaro
RispondiEliminaGrazie Maruzza, conoscevo bene le storie di Politkovskaja e Corrie, ma non quelle delle altre due. Trovo tristissimo che non siano neppure molto note.
RispondiElimina@franz: grazie al tuo blog che offre informazioni e punti di vista difficili da trovare.
RispondiElimina@Aliza: purtroppo l'impegno contro le ingiustizie si paga talvolta con la propria vita. Il punto è esserne consapevoli e non scoraggiarsi. Buon fine settimana!
@Silvia Pareschi: la notizia dell'assassinio di Dorothy Stang è circolata solo negli ambienti cattolici progressisti; la morte sospetta di Serena Shim è passata quasi sotto silenzio. A me è arrivata attraverso il blog di franz che è una fucina di informazione alternativa.