lunedì 23 novembre 2015

La gioia del pulito

      Nella Palermo di periferia contrassegnata dall’assenza di luoghi di aggregazione e da sporcizia e squallore, sorgono solo due categorie di negozi: i punti scommesse e i negozi che vendono prodotti di pulizia.  Su uno di questi, aperto da poco in via Oreto nuova, c’è l’insegna “La gioia del pulito”. Certo, vivere in un ambiente pulito e profumato non può che fare piacere. Ma di ogni nostro comportamento dovremmo imparare a soppesare costi e benefici: quante brave massaie si chiedono che impatto ha sull’ambiente l’abuso di detersivi? Davvero poche. Quanti uomini si chiedono poi quali capitali si nascondano dietro la nascita dell’ennesimo negozio di scommesse? E ammesso e non concesso che tale negozio sia gestito con fondi puliti, che benefici ha la gente nell’impegnare il proprio denaro nelle scommesse? Altro che “gioia del pulito”: non è autentico sviluppo economico quello di una città che partorisce solo negozi che “sporcano diversamente” …
                                                                   Maria D'Asaro,  “Centonove”, n. 27 del 19.11.2015

4 commenti:

  1. Considerazioni amare… ma vere. Buona giornata.

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  2. condivido pienamente la tua amarezza, il fatto poi che lo Stato favorisca invece di limitare mi fa anche incavolare... e la pubblicità sui gratta e vinci vari??? quando i danni e le conseguenze sulle persone sono più che evidenti... tutti credo conosciamo pensionati che si giocano, pieni di illusione, la pensione... per parlare solo dei pensionati. Quando ci penso mi bolle il sangue e con quanta ipocrisia concludono gli spot così: Giocate con moderazione... Baci

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  3. @gian maria: grazie della visita e del commento. Buon fine settimana.
    @Aliza: sono d'accordo con te. Uno stato civile non può lucrare sul gioco d'azzardo. Non dovrebbe sponsorizzarlo. Viviamo in una società "sporca" e ipocrita, basata su principi nefasti. Buon fine settimana. Un abbraccio.

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  4. Ah, che squallore. Pensa che qui nel paesello c'era un piccolo bar gestito da due ragazzi dove si tenevano concerti e serate interessanti. La proprietaria, invidiosa del loro successo, li ha sfrattati con un anno di anticipo per aprire un suo bar-scommesse. Ogni volta che ci passo davanti lancio maledizioni e le auguro di fallire e restare in mutande.

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