Nell’immaginario collettivo, si pensa ai santi con un’aureola in testa e una vita ascetica, lontana dai bisogni e dai desideri dell’umanità. Dovremmo cambiare radicalmente la nostra concezione e considerare santo colui o colei che, come ci esortava Kant: agisce in modo da trattare l'umanità sempre come un fine, e mai unicamente come un mezzo; chi antepone il bene comune al bene individuale; chi ha come modello le beatitudini evangeliche: beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, beati gli operatori di pace, beati i misericordiosi … I ‘santi’, vicini di casa, sono allora i giudici Falcone e Borsellino, padre Puglisi e chi combatte la violenza mafiosa; chi ha lottato e lotta contro le dittature e i razzismi, come Bonhoeffer e Martin Luther King e i tanti, come Anna Politkovkaja, che si adoperano per la giustizia. Oltre alla bellezza, sarà la santità, oggi più che mai, a salvare il mondo.
Maria D'Asaro
Anna Politkowkaia |
Dietrich Bonhoeffer |
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