giovedì 23 maggio 2024

Stragi del 1992: realtà virtuale per ricordare

       Palermo – Il comune di Capaci, nella costa nord-ovest, a circa venti chilometri da Palermo, è tristemente noto perché nel tratto autostradale tra l’aeroporto e il capoluogo siciliano, proprio vicino allo svincolo per Capaci, il 23 maggio 1992 la mafia uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, magistrato anche lei, e i tre agenti della scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. 
     Per evitare il rischio che per le nuove generazioni la strage del 1992 diventi sempre più vaga e nebulosa, il comune di Capaci e l’associazione ‘Addio Pizzo’ hanno realizzato uno spazio virtuale che racconta ciò che accadde quel tragico sabato del 1992. Gli studenti che lo hanno già visitato (tra cui quelli del liceo ‘Cavalleri’ di Parabiago, vicino Milano) hanno dichiarato che si tratta di un’esperienza immersiva toccante e costruttiva. 
      Dal  23 maggio, tale spazio virtuale sarà proposto all’interno di alcuni container allestiti nell’area dismessa dello scalo merci della stazione ferroviaria di Capaci. Pietro Puccio, eletto sindaco a Capaci nelle settimane successive alla strage, e che oggi ricopre lo stesso ruolo, ha dichiarato che far diventare la stazione dismessa un centro studi e un luogo della memoria è un importante segnale culturale, in un territorio dove purtroppo non ci sono teatri, non c’è un cinema, non ci sono luoghi di aggregazione giovanili. 
       Nel centro storico di Palermo, in via Vittorio Emanuele, nell’antico e prestigioso Palazzo Gulì, nel 2018 era già nato il No Mafia Memorial, uno spazio che è insieme Museo e Memoriale-Laboratorio della lotta alla mafia. Il museo è stato realizzato grazie a (continua su il Punto Quotidiano)

Maria D'Asaro, 19.5.24, il Punto Quotidiano







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