giovedì 23 febbraio 2012

Un paese normale

(Chi segue il mio blog sa che sono un'estimatrice del Serra pensiero. Propongo la sua "Amaca" di giovedì scorso 16 febbraio)
I (pochi) oppositori del "no" olimpico di Monti sostengono che il rilancio di un paese in crisi passa anche dalla fiducia nelle proprie forze e nel futuro, e rinunciare ai Giochi significa quasi ufficializzare il clima da Grande Depressione, perpetuandolo. Sarà: ma deprime di più pensare a un paese che, per anni, ha lasciato dissestare il proprio territorio e andare in malora le proprie infrastrutture, accettando treni vergognosi (a parte la Tav), servizi scadenti, scuole languenti, in cambio dell´illusione di Grandi Opere megalomani e spesso solo sulla carta, fumo negli occhi come il Ponte sullo Stretto, vetrine pacchiane che celano un retrobottega vuoto.
Tra le famose "scelte della politica", specie in tempi di penuria, una normalità decente vale molto di più di una straordinarietà luccicante ma illusoria. Il famoso paese normale che tutti invochiamo – per ora inutilmente – è anche un paese che non considera mediocre o perdente una dignitosa quotidianità, e diffida dell´ottimismo cialtrone come delle sabbie mobili. Le Olimpiadi non dispiacciono a nessuno, ma il vero sogno italiano, di qui al 2020, sarebbe ristabilire un minimo di gerarchia tra l´indispensabile e il superfluo. Il secondo, senza il primo, è puro inganno.
(Michele Serra, "La Repubblica", 16.2.2012)

7 commenti:

  1. E' vero, abbiamo bisogno di normalità. Buona serata, Maria.

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  2. Il Serra pensiero è ottimo e condivisbile.

    Per niente condivisibile, invece, la tua scelta di mettere il captcha. Non so a cosa sia dovuta, se ti è stata imposta a tua insaputa o espressamente da te voluta. In entrambe le ipotesi, per favore, eliminalo. Chi entra a casa tua non è un robot, e il doverlo dimostrare è offensivo, tra l'altro in maniera gratuita. Se hai problemi con accessi indesiderati metti la moderazione, che ti consente di filtrarli, facendo passare chi ti rispetta).

    Ciao.

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  3. Credo che dietro la decisione di Monti ci siano dati alla mano, e che il rischio di insostenibilità dei costi per le Olimpiadi sia reale e tangibile. Giù la maschera, allora, perchè non saranno certo i bluff a risollevarci. Complimenti per l'accostamento Collodiano, lo trovo davvero azzeccato. Ciao.

    "ailike iourblog" (scusa, ero così abituato al captcha che l'ho inserito anche se non mi è stato richiesto ;-)

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  4. @Veronica: grazie della visita. Ieri sera ho commentato il tuo ultimo post: eccellente. Buona giornata!
    @gattonero: il "captcha" era imposto dal gestore del blog. L'ho tolto solo adesso grazie alle istruzioni di un amico che col linguaggio html ci sa fare veramente. Mi scuso per il fastidio, di cui comunque non ero responsabile. Grazie sempre per la tua affettuosa attenzione. Buona giornata!
    @DOC: mi fa piacere che hai apprezzato le riflessioni di Serra e l'immagine scelta.
    Buona giornata!
    P.s. "ILikeyours alottoo", non-captcha permettendo... Thank you very much.

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  5. Sono anche io convinta che ci sia bisogno di normalità e quando questa ci sarà si potrà pensare ad appuntamenti importanti come le Olimpiadi che ora sarebbero davvero il superfluo. Grazie per questa riflessione di Serra che hai voluto condividere con noi. Buona serata!

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  6. Al di là delle olimpiadi credo che l'augurio che si fanno tutti gli Italiani in questo periodo è di vedere cambiare certe cose, la concretezza dei fatti e non le parole.
    Negli ultimi 20 anni di politica italiana e di storia d'italia abbiamo subito unos cempio da aprte dei vertici alti della politica, un magna magna terrificante.
    Le olimpiadi sarebbero state un bell'avvenimento per la nostra nazione, anche a livello d'immagine..ma non era una cosa essenziale. Credo che anche senza olimpiadi l'italia deve sistemare certe cose.
    Monti a mio avviso non sta salvando un bel niente,anzi..le sue riforme a mio avviso sono agghiaccianti.
    Finchè tutta quella massa di caproni resterà ai piani alti della politica poco cambierà..che sia Monti, Berlusconi, o pinco pallino.. non cambierà mai nulla. Di certo non salverà un paese un olimpiade o un mondiale di calcio.

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