Vivo in un quartiere
di Palermo dove la dispersione scolastica è alta, il tasso di disoccupazione
elevato, il possesso di tre stanzette, per tante famiglie, un vero miraggio.
Anche in una zona così disastrata è comunque possibile scorgere segni di
speranza. Una speranza colorata: Centro Arcobaleno, così si chiama il luogo
dove Anna, missionaria laica, con l’aiuto di altre signore, accoglie i ragazzi
di strada, li fa giocare a calcetto, li aiuta a fare i compiti. Questo, di
giorno. Di sera si occupa dei barboni: offre coperte e un pasto caldo. A volte
li accoglie nel centro. A qualcuno, riesce persino a trovare un’occupazione.
Come a un ragazzo siriano, che ora lavora in un panificio. Questo ragazzo ogni
tanto torna a trovarla: la chiama “mamma Anna”. Perché i figli non sono
generati solo da utero e sperma, ma nascono nel nostro cuore.
Grazie Anna,
vergine e madre. Donna davvero speciale.
Maria D’Asaro ("Centonove", 23 marzo 2012)
Che bello, chissà che cuore grande ha "mamma Anna"!
RispondiEliminaE' una di quelle persone che non dovrebbero morire mai.
RispondiEliminaE' una di quelle persone che rappacifica con la vita.
E' una di quelle persone che... ce ne fossero tante.
Ciao.
Molto bella questa idea di maternità allargata!
RispondiEliminaCarissima Maria,
RispondiEliminaanche se è ormai tanto, troppo tempo che non lascio nessun commento sul tuo blog, ciò non significa che non ti segua più, anzi! ;) E devo confessare che tue "istantanee" di Palermo in 150 parole sono tra le mie letture preferite.
Grazie!
Un abbraccio,
Sara
La figura della Madre più alta si ritrova nelle madri "terrestri". In questo caso si fa davvero fatica a distinguerle. Un inchino a mamma Anna e un abbraccio a mamMaruzza.
RispondiElimina@Vele: è un'assistente sociale. Davvero una bella persona. Passerò a leggerti!
RispondiElimina@gattonero: grazie della tua presenza e della tua attenzione costante. Buona serata.
@stanza: grazie di essere passata da qui. A presto.
@Sara: grazie di cuore del tuo apprezzamento! Ricambio l'abbraccio.
@DOC: grazie del tuo bel commento. Mammaruzza ricambia l'abbraccio.