(Vi assicuro che, con questo scritto, concludo la mia trilogia dedicata alle donne...)
“A voi femmine
la patente dovrebbe essere strappata in mille pezzetti” – così mi ha apostrofato
un passante perché, a causa di un’automobile in seconda fila, ho impiegato
qualche istante di troppo nel calcolare lo spazio tra la mia macchina e quella
che stavo incrociando. La cosa che mi ha più ferito non è stata la frase, pur
ingiusta e pesante (guido da oltre trent’anni: tranne qualche banale
tamponamento, sino a oggi non ho causato danni a nessuno), ma il fatto che la
donna che stava accanto a quell’uomo abbia accompagnato la frase con un
complice sorriso. Ora, non voglio enfatizzare l’accaduto dando troppo peso a un
antifemminismo di maniera purtroppo diffuso a Palermo, ma a quella donna che ha
fatto da spalla all’insulto nei miei confronti, vorrei dire qualcosa. Alla
fine, tutto ritorna: se non sta all’erta, il signore un giorno la patente di
donna vorrà strapparla anche a lei.
Maria
D’Asaro ("Centonove", 9 marzo 2012)
Tranquilla , quando uno/a si comporta così offendendo per strada , credimi oltre ad aver lasciato il cervello spento è davvero messo male in casa .
RispondiEliminaciao
Purtroppo molte donne sono complici nella creazione di quegli stessi pregiudzi di cui sono vittime. Hai fatto bene a raccontare questo episodio, Maria.
RispondiEliminaSai, si dice che dietro ogni uomo di successo c'è sempre una donna.
RispondiEliminaPurtroppo, anche dietro ogni cretino c'è una donna.
Quel deficiente, senza una donna a fianco, probabilmente non si sarebbe permesso di esternare così la sua imbecillità.
Un modo soft per dire che la donna, comunque, ha il suo peso nella coppia.
Negativo, ogni tanto, ma ce l'ha.
Con un po' di sforzo, segui il poeta: non ti curar di loro, guarda e passa.
Anche se, in questi casi, girano a trottola.
Ciao (a tua consolazione, 'ste cose non sono solo palermitane).
Quale grettezza! Sottoscrivo tutto, dalle tue considerazioni finali ai commenti finora postati. Buona Domenica, Maruzza.
RispondiElimina