Alex Langer, viaggiatore "leggero" |
A differenza
di Amsterdam e Milano, a Palermo sull’autobus ci sono soprattutto cittadini
“residuali”: la donna con gli occhi da pazza, la bocca sdentata e i capelli
lunghi e arruffati; un gruppetto di uomini extracomunitari dai vestiti logori e
dall’etnia non definita; le casalinghe che chiacchierano senza posa e senza
costrutto; i ragazzini dispersi, senza biglietto; un papà grasso e buono con un figlio uguale a lui.
Con patente e stipendio regolare, sono una passeggera d’eccezione, sopra un
autobus palermitano. Che continua a essere snobbato da chi può permettersi
l’uso dell’auto, nonostante la benzina alle stelle. Mi vengono allora in mente
le parole profetiche di Alex Langer, rimpianto leader ecologista di questo
paese: “La rivoluzione verde o sarà socialmente accettabile e condivisa o non
sarà”. Temo che non ci saranno né rivoluzione verde né un mimino di uguaglianza
sociale, fin quando anche il palermitano
medio non prenderà l’autobus più spesso.
Maria D’Asaro (pubblicato su “Centonove” il 13.07.2012)
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