lunedì 4 novembre 2013

Gli Tsukumogami and me

    
     Nostra Signora non sapeva spiegarlo. Perché le desse conforto accarezzare il peluche con cui lei e la sorellina un tempo giocavano. Perché provasse un’emozione potente nel riconoscere, dentro lo scatolone impolverato, gli oggetti di casa di mamma. Le pareva che l’ochetta di vetro rosa, la campanella pugliese e il biglietto augurale di una persona speciale avessero quasi un potere di cura.
Tsukumogami, li chiamano i giapponesi. Gli oggetti che, come ci ricorda qui Vele Ivydopo un lungo periodo d’uso acquisiscono un’anima. E riscaldano quella di chi sta loro accanto.

(Uno tsukumogami (付喪神? spirito-artefatto) è, secondo il folklore giapponese, uno spiritello vivo e cosciente (più precisamente un tipo di yōkai) originatosi da un oggetto di uso comune, trasformatosi al compimento dei cento anni di età. Tra gli tsukumogami più “famosi” (apparsi anche in molti cartoni nipponici) vi sono il Bakezori (il sandalo di paglia), il Karakasa o Kasa Obake (l’ombrello con una sola gamba e un occhio), il Chochinobake (la lanterna fantasma), il Morinji-no-okama (la teiera), ed il Kameosa (otre di sake). Fonte: Wikipedia

6 commenti:

  1. Non conoscevo questa particolarità del folklore nipponico! Grazie, fa sempre piacere scoprire qualcosa di nuovo! :D
    A presto!

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  2. Adesso so cosa sono i miei oggetti più cari :-)

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  3. @Enrico: grazie della visita. A presto!
    @Silvia: ma in fondo lo sapevamo già che anche gli oggetti hanno un'anima. Ciao e ancora complimenti per i tuoi scritti.

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  4. Quante cose potrebbero raccontarci i ciottoli delle spiagge, o le bambole negli scatoloni in soffitta, pregni dei nostri vissuti e custodi di energie mai disperse... Sostengo profondamente questa corrente di pensiero: grazie per l'arricchimento, e buoni Tsukumogami a tutti.

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  5. Grazie per l'omaggio, Mari!
    La sensibilità orientale spiega molte sensazioni che proviamo, è poco conosciuta ma approfondirla apre la mente... alla prossima perla di saggezza!
    :-)
    PS: il mio Tsukumogami è il mio orsacchiotto regalatomi dalla nonna quando avevo dieci mesi, mi ha seguito in tutti i miei spostamenti e mi basta solo guardarlo per sentirmi a casa!

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  6. @DOC: in fondo l'anima e la vita non appartengono esclusivamente agli esseri umani. Grazie per la condivisione, della corrente di pensieri e dei ciottoli ... Buona serata. Un abbraccio.
    @Vele Ivy: grazie a te, per le cose belle che condividi! Buona settimana! A presto.

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