Se volete la spiegazione metafisica della dolcezza estrema della cassata e il perché dell’abbondanza dei panini con le panelle per le strade di Palermo; se volete essere edotti sui malesseri provocati dallo scirocco che soffia talvolta impietoso sulla città; se volete “avere un’idea adeguata della contraddizione che è una delle chiavi interpretative migliori per capire Palermo”, leggete il libro pocket di Augusto Cavadi “Palermo” (Di Girolamo, Trapani, 2014, € 9,90), che, come recita il sottotitolo è davvero una “guida insolita alla scoperta di una città indecifrabile”.
Nelle 150 pagine della guida, attingendo anche alle parole acute e sagaci di intellettuali che hanno visitato Palermo e ne hanno colto scenari e atmosfere intriganti, Cavadi ci fa davvero entrare in contatto con l’anima della città. Della quale, magari in un rapporto di attrazione e repulsione, il turista o il residente non possono fare a meno di innamorarsi. Almeno una volta nella vita.
Maria D’Asaro (“Centonove” n. 27 dell’11.7.2014)
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