giovedì 5 marzo 2015

Un dritto e un rovescio


     I suoi non erano davvero lavori pregiati: semplici sciarpe o plaid intessuti con avanzi di lana. Ma, mentre l’ex cucciolo esponeva la lezione su Verga o sulla Repubblica di Weimar, nostra Signora teneva in mano un uncinetto o un paio di ferri: quattro maglie alte tre catenelle un punto basso; un dritto e un rovescio. Il ritmo di quel ticchettio la cullava, le restituiva il buon sapore di cure antiche, di fili d’affetto che valeva la pena continuare a intrecciare.

3 commenti:

  1. Che bell'immagine: L'intreccio della vita tra "diritti e rovesci". Che poi in fondo è in parte nelle nostre mani. Un abbraccio

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  2. Chi pensa che d'inverno i mari siano freddi, non è mai passato da queste parti... Colore e calore di questa bella coperta sono un vero conforto: come non festeggiarla, questa nostra Signora? Auguri, Maruzza. Buona settimana.

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  3. @Santa S. e DOC: i vostri commenti sono più belli e colorati del mio post.
    Grazie. Un abbraccio e buona serata.

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