Questi non sono giorni del tutto felici per nostra Signora, per alcune ragioni di fondo di cui non è il caso parlare. Nostra Signora ha persino vergogna di questa sua pacata ipofelicità, perché ha davvero tanto di cui ringraziare: la salute e il lavoro, innanzitutto. Adesso le fa compagnia un libro prezioso, che legge a poco a poco, perché non finisca troppo presto. Il libro s’intitola Sulla felicità e dintorni.
Eccone, prima della recensione, alcune righe in assaggio:
Bisogna riscrivere la grammatica della relazione. Forse la cultura dell’altro è ormai al capolinea. Dobbiamo imboccare la strada che porta alla ‘cultura della relazione’. L’altro non è un puro ’fuori’ di me. In realtà io sono coinvolto sino in fondo nella dinamica della relazione. Non esiste un ‘altro’ difficile: esiste una relazione nella quale ‘io’ ho difficoltà. (…) ‘Ritornare alla relazione’ diventa il compito del terzo millennio. Non sarà facile, perché non si tratta di riprendere vecchie regole ma di riappropriarci del cuore e del mistero della nostra esistenza, che è sempre comunque co-esistenza. Ci viene chiesto il coraggio e l’audacia di consegnarci a una nuova danza, pur non conoscendone in anticipo il ritmo e i movimenti. Nella cultura della relazione l’altro è sempre l’’oltre’ che mi rimanda a mondi inesplorati della mia umanità. (…) La relazione si invera e si rigenera quando ogni partner lascia progressivamente i calzari del potere e della seduzione, della dipendenza e dell’accusa, per entrare in una terra a lui sconosciuta: “la terra di nessuno”, dove ci si riscopre – finalmente e unicamente – compagni di viaggio
(pag.105/106: Giovanni Salonia Sulla felicità e dintorni, Il pozzo di Giacobbe, Trapani, 2011, € 16,00)
La compagnia di un libro è assolutamente importante, vince la solitudine e dirada le nubi dei pensieri tristi.
RispondiEliminaCoraggio, audacia e generosità tutte caratteristiche un poco dimenticate e che spesso vengono scambiate per ingenuità o peggio per calcolo opportunistico. Certo, perché si è abituati a comportarsi così :-(
RispondiEliminaEssere compagni di viaggio... grande sfida!
RispondiEliminaCiaooo !!! Il mio pensiero di felicità è questo, credo che il nostro viaggio sia lungo e ricco di imprevisti spesso la felicità ci abbandona, la curiosità per comprendere l'incomprensibile, la conoscenza ci aiuta per capire e scegliere l'unicità del nostro errante viaggio...
RispondiEliminaCosmoabbracci !!!
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