domenica 17 gennaio 2016

Nulla dies sine linea ... #2

8 gennaio 2016
La mossa del cavallo: il solo romanzo di Camilleri letto anni fa. Poi abbandonato perché la sua prosa era per me, allora, troppo dura, sanguigna, maschile. Ma ora so di non volere perdere l’intelligenza espressiva, poliedrica e acuta, tutta siciliana, di Andrea Calogero Camilleri: perderei un pezzo di me e della mia terra se non leggessi i suoi libri.

9 gennaio
Il nipote Plinio il Giovane, ci rappresenta lo zio – Plinio il Vecchio - come un uomo dedito allo studio ed alla lettura, intento ad osservare i fenomeni naturali ed a prendere continuamente appunti, dedicando poco tempo al sonno ed alle distrazioni. Il racconto della sua morte, contenuto in una sua lettera, ha contribuito all'immagine di Plinio il Vecchio come protomartire della scienza sperimentale (definizione di Italo Calvino), anche se, sempre secondo il resoconto del nipote, si espose al pericoloper recare soccorso ad alcuni cittadini in fuga dall'eruzione. (fonte: Wikipedia)

10 gennaio
Un gatto, per strada, miagola e zampetta malamente arrancando su tre zampe: la quarta racchiude tutto il dolore insensato del mondo.

11 gennaio
... I'm floating in a most peculiar way
and the stars look very different today ...
Planet earth is blue  and there’s nothing I can do….
(Forse ora, per dirla con le parole di Bob Dylan,  Dawid Bowie sta bussando alla porta del cielo ...)




12 gennaio
Amare è vegliare sulla solitudine dell'altro.
(R. M. Rilke, dalla pagina FB di Lucia Contessa che ringrazio)

13 gennaio
C’è un suono che non ci dà mai fastidio: il cinguettìo degli uccelli (dott. Peter ...)

14 gennaio
"Anche nel caso della nostalgia di un passato ‘bello’, si tratta di guardare al presente per vedere cosa vorremmo (e potremmo) avere adesso (di bello!) ma non abbiamo l’audacia di fare. Quando la nostalgia blocca il rapporto con il presente, o meglio con il now-for-next, è segno che stiamo perdendo un’occasione nel presente. La nostalgia, in ultima analisi, prende le mosse dal passato ma riguarda il presente. Cosa non riusciamo a fare nel presente? Questa è la domanda a cui ci porta l’ascolto del sentimento della nostalgia. In fondo, la nostalgia è dolore di un ritorno che è sempre e comunque ritorno a sé stessi, a quella parte di noi che è il nostro territorio (la nostra patria?) che rimane inabitato, o addirittura inesplorato."                
(Giovanni Salonia: Sulla felicità e dintorni:  p.152)

2 commenti:

  1. Settimanale tascabile e squisito: the stars look different everyday... "Now-for-next" mi piace, "Carpe diem" ormai è desueto e puzza di pesce :) Un abbraccione.

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  2. @DOC: non avevo ancora pensato che "carpe diem" puzzasse di pesce: è vero! :) Un abbraccio.

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