Il 3 ottobre 2013 368 eritrei sono annegati vicino Lampedusa.
Ecco, in memoria di queste e di tutte le vittime del mare, la preghiera laica di Erri De Luca.
(Ringrazio Lucia Comparato e Claudia Costanzo che hanno diffuso in FB lo scritto)
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell'isola
e del mondo, sia benedetto il tuo sale,
sia benedetto il tuo fondale,
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
i pescatori usciti nella notte,
le loro reti tra le tue creature,
che tornano al mattino con la pesca
dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli,
all'alba sei colore del frumento
al tramonto dell'uva e di vendemmia.
ti abbiamo seminato di annegati più di
qualunque età delle tempeste.
Mare nostro che non sei nei cieli,
tu sei più giusto della terraferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto.
Custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale,
fai da autunno per loro,
da carezza, abbraccio, bacio in fronte,
madre, padre prima di partire.
Erri De Luca
E’ veramente bellissima questa preghiera laica.
RispondiEliminaNella prefazione al libro di Gianmaria Testa, "Da questa parte del mare", Erri De Luca - con una prosa incisiva, visionaria, potente, graffiante - scrive all’Amico: “Insieme siamo andati dietro all’emigrazione cetacea venuta a spiaggiarsi da noi. E’ una balena bianca nutrita con il plancton delle vite disperse e trasportate, il mare in persona che le nutre e se ne nutre, il mare che per noi non potrà più somigliare a quello delle gite, da quando abbiamo visto i viaggiatori in corpo alla balena bianca. Noi che siamo il contrario di Achab”.
Un saluto.
Rossana Rolando: grazie per la citazione. Erri De Luca è davvero un profeta laico del nostro tempo. Buona giornata!
Elimina<> Spero che l'umanità tutta si renda conto presto di questa tragedia visto che chi dovrebbe porre rimedio si mostra indifferente e insensibile
RispondiEliminaFilippa
Filippa: grazie della visita e del commento. Buona giornata!
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