Centro buddista a Pizzo Sella - Palermo (foto: "La Repubblica") |
Le villette abusive di Pizzo Sella, promontorio sul golfo di Mondello, sono uno dei tanti scempi di territorio palermitano operato dalla politica collusa con la mafia: edificate alla fine degli anni ’70 (con licenze concesse a una società intestata alla sorella del boss Michele Greco), hanno deturpato in modo orrendo la collinetta. Nessun Tribunale ha potuto ordinarne la demolizione, poiché nel 2015 è stato riconosciuto, a molti dei proprietari, l’acquisto degli immobili in buona fede. Ci proveranno le bandierine di preghiera tibetane a restituire armonia al promontorio: il Comune di Palermo ha assegnato infatti una villetta confiscata al centro Muni Gyana e ad altre sette associazioni buddiste. A dicembre scorso il centro è stato visitato dal Venerabile Lama Monlam, che ha ricordato i capisaldi della concezione buddista: la pratica nonviolenta, il rispetto e la compassione per tutti gli esseri viventi. Che, da Pizzo Sella, l’ottuplice sentiero illumini e benedica Palermo.
Maria D’Asaro: “100NOVE” , n.2 del 12.1.2017
Bravo il comune di Palermo! Visto che ormai lo scempio è stato fatto, e purtroppo non si può demolire, che almeno se ne faccia buon uso.
RispondiEliminaSilvia: d'accordo! Raccontaci dell'era Trump, quando vorrai ...
EliminaBellissimo, finalmente una cosa buona è stata fatta !!!
RispondiEliminaSpero che queste preghiere siano di buon auspicio per tutte le creature di buona volontà...
Sono anni che nel mio giardino appendo preghiere tra i rami, le luci e ombre avvengono come destino ma le preghiere appese scivolano nell'infinito e non possono altro che aiutarmi nei momenti difficili.
P.S Rebecca è ancora all'ospedale.
Cosmoabbracci !!!
Pippi: che bello pensare al tuo giardino con le preghierine che sventolano ... Ti scrivo presto. Intanto affettuosi cosmoabbracci.
EliminaSperiamo che il vento trasporti questi "semi" cara Maria. La cenere può diventare concime, per cui auguriamoci che sulle distruzioni crescano germogli nuovi.
RispondiEliminaTi abbraccio
@Santa: grazie, con sette anni di ritardo, del tuo commento. Un abbraccio senza scadenza.
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