Mossa da irresistibili richiami, nostra signora lascia ogni tanto la sua magnifica isola per volare in continente. Le capita così di intrecciare conversazioni fugaci con altre viandanti: in aereo, con una donna che da Partanna va a Genova per trovare sua figlia Francesca, docente di Inglese.
La signora conversa amabilmente, ma con un non so che di velata tristezza. Spiegata da un pianto improvviso: le è morto a 30 anni, per un linfoma, suo figlio Antonino, bello, buono e bravo…
Poi, a Malpensa, l’incontro con una donna indiana confusa, agitata, felice, che lavora in Italia da otto anni. Dopo la separazione forzata, sta per rivedere suo marito: - Signora, è nuovo per me quest'aeroporto di Malpensa: qual è il cancello otto? Lì mi aspetta mio marito. -
Care sorelle (s)conosciute, vi porto ancora nel cuore col vostro fardello di lutto, di fatica, di gioia. E vi auguro, per l’oggi, ogni bene.
Maria D’Asaro
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