Marc Chagall: Angelo blu |
E tu dove vai,
là ormai non c’è che fumo e fiamme!
− Là ci sono quattro bambini d’altri,
vado a prenderli!
Ma come,
disabituarsi così d’improvviso
a se stessi?
al succedersi del giorno e della notte?
alle nevi dell’anno prossimo?
al rosso delle mele?
al rimpianto per l’amore,
che non basta mai?
Senza salutare, non salutata
in aiuto ai bambini corre, s’affanna,
guardate, li porta fuori tra le braccia,
nel fuoco quasi a metà sprofondata,
i capelli in un alone di fiamma.
E voleva comprare un biglietto,
andarsene via per un po’,
scrivere una lettera,
spalancare la finestra dopo la pioggia,
aprire un sentiero nel bosco,
stupirsi delle formiche,
guardare il lago
increspato dal vento.
Il minuto di silenzio per i morti
a volte dura fino a notte fonda.
Sono testimone oculare
del volo delle nubi e degli uccelli,
sento crescere l’erba
e so darle un nome,
ho decifrato milioni
di caratteri a stampa,
ho seguito con il telescopio
stelle bizzarre,
solo che nessuno finora
mi ha chiamato in aiuto
e se rimpiangessi
una foglia, un vestito, un verso −
Conosciamo noi stessi solo fin dove
siamo stati messi alla prova.
Ve lo dico
dal mio cuore sconosciuto.
Wislawa Szymborska, La gioia di scrivere - Tutte le poesie (1945-2009),
Adelphi Edizioni, Milano 2009, pag. 59(trad. Pietro Marchesani
Ludwika Wawrzyńska: insegnante polacca che, l’8 febbraio 1955 salvò a Varsavia quattro bambini da una casa in fiamme, morendo pochi giorni dopo per le gravi ustioni riportate
Stupenda! Buona domenica.
RispondiElimina@Rossana: grazie dell'apprezzamento! Buon fine settimana.
EliminaDonne sicuramente da ricordare perché insegnano che in alcuni momenti non si può stare a guardare io delegare ad altri ma bisogna spiccare un volo affidandosi al Signore che per primo ci ha insegnato ad amare offrendo se stesso
RispondiElimina@Anonimo: grazie della visita e del commento. Buon fine settimana.
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