A volte sono considerata un'aliena perchè sostengo che la guerra è uno strumento di risoluzione dei conflitti barbaro e anti-umano. Che va eliminato dalla Storia.
Quando un blogger amico, Franco Battaglia, afferma la stessa cosa, mi sento un tantino rincuorata. E mi rincuorano anche i commenti dei blogger che leggono il blog di Franco.
"Avevo già parlato di questo fenomeno aberrante quando addirittura Papa Ratzinger aveva pensato di dover intervenire, ma non contro le armi in genere, l'odio, l'assurdità di uccidere e di scatenare conflitti ma semplicemente contro le "bombe a grappolo: - GENOVA, lunedì, 19 maggio 2008 (ZENIT.org).- Al termine dell'Angelus di questa domenica, Benedetto XVI ha auspicato la messa al bando definitiva delle munizioni a grappolo (o “cluster bombs”) al fine di evitare terribili sofferenze per le popolazioni. (continua qui)
Franco Battaglia, questo il suo blog
Ecco di seguito alcuni commenti, con le risposte di Franco:
Franco Battaglia (autore del blog)
E' un paradosso che fa comunque male all'anima. Tollerare la guerra ma impuntarsi perché si uccida in maniera meno cruenta, rinunciare a fermare la disgrazia ma impegnarsi nel renderla meno sanguinolenta. Una sorta di terapia del dolore applicata al malato terminale. L'unica cosa assurda è che al malato terminale potremmo salvare l'intera vita. Franco.
Gus:
Non è possibile stilare un codice etico sulle guerre. La guerra va condannata in tutte le sue articolazioni.
Filippo: In guerra tutto è lecito. È la guerra che dovrebbe essere proibita.
Posso ucciderti, ma senza farti soffrire. Questo il messaggio sponsorizzato e sdoganato dal cosiddetto mondo civile, dalla Chiesa addirittura. Franco
Antonio
Bombe a grappolo.
Armi intelligenti.
Guerra chirurgica.
Ma quando riusciremo ad inventare una bella semina di grano per il pane, di basilico per il pesto, di aranceti per le spremute... A grappolo..!!?
Carlos Portillo:
Il messaggio, invece, dovrebbe esser BASTA BOMBE.
Vero Carlos? Sembra così assurdo questo semplice messaggio in stampatello maiuscolo? Ma fa paura evidentemente, fa paura a chi con le armi mette insieme pranzo, yatch e cena. Franco Battaglia
Daniele Verzetti
Sai non è solo cinismo, purtroppo temo sia drammatica rassegnazione; molti, tanti, sono rassegnati al fatto che scoppino guerre, cosa già assurda di per sé, che scoppino guerre assurde per futili motivi (frase che io non condivido perchè non esiste mai una ragione valida e giusta per fare la guerra, ma con quel termine intendo dire che per l'opinione pubblica ci sono spesso delle motivazioni che trova ancora più illogiche rispetto a tutte le altre) e che non si possa fare nulla: nè impedirle nè fermarle. Ecco quindi che nel momento in cui si alza l'asticella di questo orrore, la gente reagisce, e si indigna perchè già si rassegna velatamente alla guerra, giù digerisce male il non poter fare nulla per poterla fermare, ecco che però non accetta l'escalation e pertanto si indigna non sulla guerra in atto ma sul possibile degenerare della stessa. È un comportamento sbagliato, bisognerebbe continuare ad insistere sull'assurdità di ogni guerra, e quindi, a maggior ragione, alzare ancor di più la voce quando si leggono notizie che fanno intendere un forte rischio di aggravamento del conflitto, ma è questa la realtà. Forse, questa rassegnazione nasce anche perchè paradossalmente, si protesta contro il soggetto sbagliato. Vero, sono gli USA che per conto proprio e tramite la NATO forniscono armi all'Ucraina, ma se ogni popolo europeo facesse la sua parte e manifestasse massicciamente contro il proprio governo spingendolo a non aiutare militarmente in alcun modo, l'Ucraina, e se questa protesta globale funzionasse, avremmo gli USA soli e da soli nel fornire armi all'Ucraina. A questo punto forse l'opinione pubblica americana inizierebbe a domandarsi se ha davvero senso l'essere gli unici che insistono a far continuare questa guerra. Non so, forse è utopia, ma se ciascun governo dell'UE spinto dal proprio popolo, dicesse "BASTA" ad ogni forma attiva o passiva di sostegno militare all'Ucraina, e spingesse con tutti gli altri per un accordo di pace, forse qualcosa cambierebbe e da quel momento i popoli, italiano incluso, si renderebbero conto che manifestare in tanti, insieme e verso il "nemico" giusto, può cambiare la Storia.
Caterina
Diciamo che tutto gira intorno ai soldi, ecco perché non sentiamo quasi mai un appello chiaro contro le armi. Però c’è da dire che più di una volta Papa Francesco ha parlato contro le armi, o meglio contro il loro commercio. Ma non è semplicemente parlandone che quelli si convincono a non produrne più. C’è un profitto enorme.
Infine, uno scambio tra Franco e la sottoscritta:
Grazie sempre Maria.. io rimango solo basito da certa naturalezza cinica. Come se la guerra fosse ormai e comunque irrinunciabile. Come se fabbricare armi sia fondamentale. Stupisco dinanzi ad una mentalità preistorica spacciata per unica via. Non mi riconosco con questo mondo assurdo.
Scusa se intervengo ancora: le tue parole mi rincuorano assai. Un mio amico, a cui dico le stesse cose, mi dice che non conosco la Storia, che sono una donna visionaria e una utopista... Sono contenta che una persona perbene e colta come te la pensi così. E mi pare siano d'accordo tanti tuoi sensibili lettori e lettrici... Il prossimo passo è far diventare questa rivolta etica proposta fattuale e politica. Grazie ancora.
Grazie Maria..purtroppo non avverto sensibilizzazione eccessiva da parte soprattutto di chi dovrebbe e potrebbe. Un giro infernale di soldi e potere che se ne frega di chi, silenziosamente, muore. 😔
RispondiElimina@Franco: grazie a te, di cuore...
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