giovedì 27 febbraio 2025

Inquinamento, Priolo chiede l’eco-giustizia

     Palermo – “Eco-giustizia subito: in nome del popolo inquinato”: ecco lo slogan della campagna nazionale promossa da sei associazioni, laiche e cattoliche (ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera) che il 12 febbraio scorso hanno organizzato un flash mob di protesta davanti al depuratore sotto sequestro dell’I.A.S. (Industria Acqua Siracusana) a Priolo Gargallo, comune distante pochi Km da Siracusa. 

    Dopo Casale Monferrato, Taranto e Marghera, la campagna nazionale promossa dalle sei associazioni ha scelto come quarta tappa Priolo, per affermare il principio di giustizia ambientale nei principali siti d’interesse nazionale (S.I.N.) da bonificare.
Questo l’inizio della sentenza simbolica letta da un finto giudice, l’attore siracusano Giancarlo Latina, durante l’iniziativa di protesta: “In nome del popolo inquinato la giustizia di Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa riunita oggi emette la seguente sentenza. Visto il disastro ambientale e il danno subito dalle persone, dall’ambiente e dal futuro delle nuove generazioni, e rilevato che chi inquina non può continuare a farla franca, sentenzia che gli inquinatori sono dichiarati colpevoli… ed il popolo inquinato richiede giustizia immediata, riparazione dei danni ed azioni concrete per fare finire immediatamente l’inquinamento...”     
     Il S.I.N di Priolo si (continua su il Punto Quotidiano)


1 commento:

  1. Tanti siti inquinanti, che hanno fatto danni all'ambiente e alla salute dei cittadini.

    RispondiElimina