venerdì 5 novembre 2010

DECRESCIAMO FELICI E CONTENTI


Oltre Napoli, anche Palermo è ciclicamente sommersa dall’immondizia E’ vero, la città non eccelle per buon governo. Ma è anche vero che un’economia basata sulla crescita infinita non può che avere come epilogo un pianeta ridotto a immondezzaio, come ci mostra Wall-E, eccellente film d’animazione. Più che inceneritori o nuove discariche, serve un cambiamento di prospettiva, che ci induca a “non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; a distinguere la qualità dalla quantità; a valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; a collaborare invece di competere.” Sono riflessioni di Maurizio Pallante, appassionato sostenitore del movimento della decrescita: “elogio dell’ozio, della lentezza e della durata; un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune, in modo che i suoi inquilini possano viverci al meglio.” Decrescentisti di tutt’Italia, unitevi!
Maria D’Asaro
( pubblicato su “Centonove” il 5-11-2010)

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