due anni fa, una domenica piovosa del 2008, nasceva il mio blogghino. Il mio primo post: in Palermo in 150 parole.
Mi chiedo se la distrazione e l’incuria che alcuni palermitani mostrano per piante e alberi non derivi anche dall’ignoranza per i loro nomi. “Disegna un albero" - ci viene richiesto da bambini – e non “Disegna un platano, un ulivo, una sterculia”…Pochi sanno che gli alberi hanno un nome e un cognome, proprio come uomini e donne. Appartengono a una famiglia (da cui traggono il cognome) - quella dei Pini, delle Mimose, degli Olmi, delle Betulle… - all’interno della quale hanno una loro specificità (ecco il nome): sig. Pino Cembro, sig. Pino Nero, sig.a Albizia Julibrissin Mimosa, sig. Acero Campestre, sig. Acero Palmato, sig.a Acacia Dealbata Mimosa, …Non abbiamo forse uno sguardo, un riguardo diverso verso chi conosciamo per nome? Forse, quando li conosceremo e li chiameremo per nome, cominceremo a considerare gli alberi Cosa nostra. O, a scanso di equivoci, nostri fratelli minori. O maggiori, viste le dimensioni.
Perchè un blog? Perchè amo scrivere. Perchè amo comunicare. Perchè, come dice Guccini in Cirano:
quando sento il peso di essere sempre sola, mi chiudo in casa e scrivo, e scrivendo mi consolo.
quando sento il peso di essere sempre sola, mi chiudo in casa e scrivo, e scrivendo mi consolo.
Grazie di cuore a tutte/i per la Vostra attenzione affettuosa.
Ti assicuro che questi due anni di blog sono stati ben spesi. Buon compleanno di cuore, al blog e alla sua "mamma". Ma aspetta... a quanto pare c'è qualcun'altro che vuole fare gli Auguri: clicca QUI.
RispondiEliminaNon lo avevo commentato allora, perché in 'illo tempore' manco sapevo cosa fosse un blog.
RispondiEliminaIl testo è uguale; si è solo aggiunto il 'punteruolo rosso' che ad alcune piante, al nome fa aggiungere un 'ei fu' sconsolante.
Ma bando alle ciance: mi tuffo a pesce nell'augurio musicale del Doc, dolcemente intrigante.
Lunga vita al tuo blog, anche se i tuoi post per me sono perloppiù flebo di tristezza.
Comparativa, come sai...
Buon compleanno a questo meraviglioso blog!
RispondiEliminaPeccato non averti incontarta prima...
Sono una new entry tra i tuoi lettori..ma mi sento già parte della famiglia! Auguri al tuo blog,e alla scrittrice...per i tuoi post sempre ricchi di vita e mai scontati. E' un piacere leggerti. Allora che dire..100 di queste pagine??! xD
RispondiEliminaUn abbraccio
Lunga vita e grande successo(lo merita) al tuo blog.Sono orgogliosa di averti incontrato lungo il mio cammino.
RispondiEliminaTanti auguri .......
RispondiElimina@Valerio: grazie. E grazie della tua attenzione.
RispondiElimina@Mdfex:grazie. Doppio grazie a una persona a cui devo gran parte della mia crescita professionale!
@Charmless:anch'io ti sento parte della mia famiglia. E non solo perchè sei mio conterraneo. Grazie della tua particolare sensibilità.
@Calzino: perchè tardi? Tardi rispetto a cosa?! E poi ...meglio tardi, che mai! Anche per me è un piacere leggerti.
@gattonero: grazie sempre della tua attenzione. Però, se alcuni miei post ti fanno l'effetto di "flebo di tristezza", saltali. Leggi solo quello che ti fa piacere leggere... Un abbraccio.
@Peter&Hook: i tuoi auguri mi hanno regalato uno stratosferico sorriso, stamattina. Me lo farò durare sino a stasera. Grazie. Un grazie alla terza!
Arrivo dopo le tue risposte. Sono in ritardo? Sono fuori tempo massimo?
RispondiEliminaTi reinventi ogni giorno e noi aspettiamo di vedere dove si è diretto il tuo sguardo, che sia rivolto verso il mondo, verso gli altri, verso te stessa. Così è come se il velo della quotidianità, del conformismo, dell'opacità delle cose si squaciasse per lasciarci intravedere un senso altro della realtà. Da quanto ci conosciamo? Tutto mi appare così vicino e giovane ancora.
Carissimo amico/collega dalle tante consonanti: tu non sei mai in ritardo. Nè a scuola, nè al blog. Che cose stupende mi scrivi...
RispondiEliminaDa quanto ci conosciamo: da tanto. Da ieri.
Ti ricordi le parole di Incontro, del nostro amato Guccini:
cara amica, il tempo prende il tempo dà,
noi corriamo sempre in una direzione,
ma qual sia e che senso abbia chi lo sa.
Restano i sogni senza tempo
le impressioni di un momento
le luci nel buio
di case intraviste da un treno;
siamo qualcosa che non resta
frasi vuote nella testa
e il cuore di simboli pieno.
Mary, tu mi insegni che anche le flebo possono fare bene. Forse leggo più volentieri quelle che danno un po' di tristezza, non per masochismo, ma perché aiutano a prendere atto che quanto a sfortuna si è in buona compagnia.
RispondiEliminaCiao.
Un po' in ritardo - avevo la giustificazione di essere a Roma; mi vale? :) - mi aggiungo ben volentieri. E' bello creare e curare uno spazio del tutto proprio e, allo stesso tempo, tanto intensamente condiviso con altri.
RispondiEliminaAllora, proprio azzeccate per questo tuo blog sono le parole di Pavese riportate nel segnalibro che ti ho portato:
<>
Riguardo ai post 'tristi', che dire: come per le canzoni 'scure' di Guccini, a volte è proprio "riattraversare" le declinazioni della tristezza nelle parole di altri, il constatare come tanto sia diversa ed uguale, il trovare e anzi 'riconoscere' le parole esatte per la descrizione d'un dolore -di altri o nostro- tutto questo "entrare così dentro" a volte, in modo 'catartico'. ci aiuta ad uscirne fuori o almeno a conviverci con minore asprezza.
Ciao
Auguri blogghici
JAN
...ok, per motivi tecnici del linguaggio HTLM l'uso dei segni grafici di "minore" e "maggiore" ha nascosto le parole di C.Pavese...
RispondiEliminaLe ri-trascrivo qui:
"E' bello scrivere perche riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla"
JAN
@jan: grazie per gli auguri blogghici e la citazione di Pavese.
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