Disperati?Non so.A volte.Fiumi di parole sono stati scritti e detti dai vari pensatori.Nessuno ha raggiunto nè può raggiungere la verità.Il mistero.Sta ad ognuno di noi interpretarlo e 'inverarlo'.Penso che nasciamo e moriamo soli e la triste serenità sta proprio nella consapevolezza che prima o poi ritorneremo,dopo parentesi tonde e quadre più o meno felici,alla primitiva dimensione.Un mio amico buddista dice che Dio,se esiste,è il più solo in assoluto.Ciao Maruzza,tutto passa.Ti voglio un sacco di bene.
Non credo ci sia disperazione nella nascita e nella morte. La disperazione è nella vita, nello spazio temporale tra l'una e l'altra. Beato chi riesce a riempire questo intervallo in piena serenità: sarà felice della nascita e la morte sarà accettata solo come un'offerta di riposo. Ciao.
Nel nascere ci portiamo forse dentro un germe di disperazione, di tedio, di insoddisfazione, quasi fosse strutturale. Non è detto però che non si trovino lungo il cammino motivi per non morire disperati
@Lorenzo: scusa, ma non ci riesco. A fregarmene. A distrarmi, talvolta, si. Benvenuto nei miei mari. @Calzino: ciao, bedda. Più che l'immortalità, mi piacerebbe sentire che vivere ha un qualche senso. Scusa, la neritudine. Posso ripeterti che scrivi cose bellissime nel tuo blog?! @Costantino: le mie convinzioni positive sul senso della vita sono intermittenti, come le lucine dell'albero di Natale. Ciao, grazie. @Pippicalzelunghe: hai proprio ragione. Alla nascita c'è il pianto, necessario per respirare con i polmoni. Alla morte? Mistero. Ti abbraccio. @mdfex: grazie di esserci. E di chiamarmi Maruzza. Ti voglio bene. A presto. @gattonero: "La disperazione è nell'arco temporale tra la vita e la morte": sono d'accordo con te. Mi fa un piacere immenso rileggerti. Ti ho pensato tanto, in questo periodo della tua vita. Grazie di esserci. Ciao. @Luigi: "Il nostro destino è più luminoso di quanto vogliono farci credere": ho bisogno di tutta la mia fede per crederci. Ti chiedo una ... preghiera per me. @la stanza: Spero di aggrapparmi a qualche motivo che dia senso alla vita. Il tuo blog è molto bello. Grazie della tua presenza.
Grazie anche a chi mi ha letto e non ha commentato.
La domanda è: "Qual è il senso?"
RispondiEliminaLa risposta è: "Chi se ne frega!"
Cara Mari, davvero. Non riesco a darmi pace. Perchè? Ma poi saremmo in grado di essere immortali?
RispondiEliminaAvranno anche tentato di spiegarcelo,ma non ci hanno convinto per niente.
RispondiEliminaSicuramente alla nascita c'è il pianto, è preoccupante se manca...questo è certo. Per quanto riguarda la morte non è certo nulla neanche il pianto...
RispondiEliminaDisperati?Non so.A volte.Fiumi di parole sono stati scritti e detti dai vari pensatori.Nessuno
RispondiEliminaha raggiunto nè può raggiungere la verità.Il mistero.Sta ad ognuno di noi interpretarlo e 'inverarlo'.Penso che nasciamo e moriamo soli e la triste serenità sta proprio nella consapevolezza che prima o poi ritorneremo,dopo parentesi tonde e quadre più o meno felici,alla primitiva dimensione.Un mio amico buddista
dice che Dio,se esiste,è il più solo in assoluto.Ciao Maruzza,tutto passa.Ti voglio un sacco di bene.
Non credo ci sia disperazione nella nascita e nella morte.
RispondiEliminaLa disperazione è nella vita, nello spazio temporale tra l'una e l'altra.
Beato chi riesce a riempire questo intervallo in piena serenità: sarà felice della nascita e la morte sarà accettata solo come un'offerta di riposo.
Ciao.
"sursum corda": il nostro destino è più luminoso di quanto vogliono farci credere!!!
RispondiEliminaNel nascere ci portiamo forse dentro un germe di disperazione, di tedio, di insoddisfazione, quasi fosse strutturale. Non è detto però che non si trovino lungo il cammino motivi per non morire disperati
RispondiElimina@Lorenzo: scusa, ma non ci riesco. A fregarmene. A distrarmi, talvolta, si. Benvenuto nei miei mari.
RispondiElimina@Calzino: ciao, bedda. Più che l'immortalità, mi piacerebbe sentire che vivere ha un qualche senso. Scusa, la neritudine.
Posso ripeterti che scrivi cose bellissime nel tuo blog?!
@Costantino: le mie convinzioni positive sul senso della vita sono intermittenti, come le lucine dell'albero di Natale. Ciao, grazie.
@Pippicalzelunghe: hai proprio ragione. Alla nascita c'è il pianto, necessario per respirare con i polmoni. Alla morte? Mistero. Ti abbraccio.
@mdfex: grazie di esserci. E di chiamarmi Maruzza. Ti voglio bene. A presto.
@gattonero: "La disperazione è nell'arco temporale tra la vita e la morte": sono d'accordo con te. Mi fa un piacere immenso rileggerti. Ti ho pensato tanto, in questo periodo della tua vita. Grazie di esserci. Ciao.
@Luigi: "Il nostro destino è più luminoso di quanto vogliono farci credere": ho bisogno di tutta la mia fede per crederci. Ti chiedo una ... preghiera per me.
@la stanza: Spero di aggrapparmi a qualche motivo che dia senso alla vita.
Il tuo blog è molto bello. Grazie della tua presenza.
Grazie anche a chi mi ha letto e non ha commentato.