domenica 13 maggio 2012

Rosario on the road



La scuola dove lavoro si trova nel mio quartiere, vicino casa. Così vado a piedi. Mentre cammino, spesso “ripasso” le cose che dovrò fare a scuola, programmo la spesa da fare, penso a cosa cucinare, la sera. Talvolta, comincio persino a inseguire uno dei miei sogni. Poi, anche se non sono sicura che un Dio mi ascolti davvero, a volte comincio anche a pregare, con le formule antiche della mia infanzia: Padre Nostro, Ave Maria. E tiro fuori dalla tasca una corona. Un giorno, incrocio un passante che fissa le mani e la collana che le intrecciava. Ho avuto la tentazione di ritirarla, quella corona. Non l’ho fatto. Magari, non farei le crociate per il Crocifisso nei luoghi pubblici. Ma ritirare la coroncina sarebbe stato un gesto vigliacco. Non c’è niente da vergognarsi a mostrare che non disdegno un contatto con una spiritualità che potrebbe arricchire una vita disorientata ...
Maria D’Asaro ("Centonove": 11 maggio 2012)

3 commenti:

  1. Condivido,ognuno ha le sue convinzioni,le sue tradizioni,un proprio approccio con la divinità.
    Ed ogni simbolo va rispettato.

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  2. La reazione tua nel vederti osservata la capisco molto, ma penso che hai fatto bene a non nascondere niente!

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  3. anch'io faccio lo stesso e spesso ho fatto le tue stesse riflessioni!!!
    Buona settimana

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