venerdì 21 maggio 2021

Iddu è me figghiu…

   Nostra signora ignora se, oltre lo Stretto, i fruttivendoli di strada siano tanto diffusi. A Palermo non c’è straduzza fuori mano che non ne ospiti qualcuno. 
     Nel suo girovagare da post zona gialla, eccone uno, col suo lapone. Attratta dal bell’aspetto delle prime albicocche, aspetta il turno dopo tre avventori. Uno dei quali esorta il fruttivendolo, un quarantenne dal volto invecchiato dal sole, a comprare un ombrellone per proteggere la frutta dal caldo. Rimane l’ultima cliente: “Prego, dopo di lei”. 
    Ma la signora - età indefinibile tra i 65 e i 75, capelli radi tagliati male, gonna e maglietta nera forse da lutto stretto, senza qualche dente, esclama con un largo e cordiale sorriso:  “Signù. Sono sua madre. Iddu è me figghiu!” Nostra signora va via con due chili di albicocche e il cuore pieno dell’amore assoluto di questa madre: in piedi, sotto il sole, compiaciuta di contemplare suo figlio.

Maria D'Asaro

8 commenti:

  1. Quando mio padre, un volta all'anno, tornava nella sua Sicilia, io ero il suo accompagnatore. Qualche giorno lo passavamo a Petralia Soprana dove abitavano i suoi genitori. Oltre alla Madonie mi è rimasto impresso la quantità enorme di mosche che erano nella casa.
    L'ultimo spostamento era la visita al fratello di papà, Emilio. Era molto più giovane di mio padre. Palermo è bellissima. Una volta andammo a un mercato che chiamano *La Vucciria*, dove si vende di tutto.
    A noi interessavano le grandi marche di sigarette. Papà ne comprava due stecche a un prezzo stracciato. Il fatto è che a fumarle, tanto erano brutte, diventava un sacrificio. Cambiava la marca, ma il sapore era lo stesso. Chissà dove le confezionavano.
    Ciao Maria.

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    1. @Gus O.: grazie della condivisione di questa sentita 'retrospettiva' siciliana. Sono contenta che ti sia rimasto un bel ricordo di Palermo. Saluti cordiali.

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  2. Da noi non ci sono ambulanti che girano, c'è qualcuno stanziale, ma mi è capitato diverse volte di prendere una "saccagnata" quando mi sono fermata, ora li evito.

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    1. @Sara: comprendo bene. Anche qui le "fregature" non mancano. In genere compro frutta e verdura da un fruttivendolo con regolare licenza, che emette il doveroso scontrino fiscale e vende frutta di discreta qualità. Saluti cordiali!

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  3. A Roma è pieno di ambulanti e negozietti gestiti dalle etnie più disparate, e a volte la loro frutta è fantastica.. e costa meno.. ma temo pessime gestioni approvvigionatrici.. quindi, se posso, evito..

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  4. E' da giorni che avrei voluto scriverlo: Ho aspettato la fine e poi ho pianto. Con poche parole hai toccato le corde più intime dell'animo e il rapporto madre e figli.
    Ti bacio con la stessa profondità e delicatezza.

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    1. @Santa: forse non lo sai - o forse sì - Santa carissima: ogni tuo commento è per me prezioso perché dono di una persona speciale. Sono contenta che vibriamo sulle stesse corde. Un abbraccio assai affettuoso.

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